Cancelli aperti dal 12 settembre per gli studenti sardi. Non saranno i primi a rientrare a scuola, perché a Bolzano l’avvio è previsto per il 5 settembre e il 9 invece nella Provincia di Trento. L’ultimo giorno di lezione sarà invece il 7 giugno del 2025. Per chi vuole già sapere quali saranno i tanto attesi ponti per le festività c’è subito una buona notizia, il Primo novembre 2024 è un venerdì e quindi ci sarà un ponte di tre giorni. Per quanto riguarda le vacanze di Natale saranno dal 20 dicembre fino al 7 gennaio 20225. La Pasqua cade il 20 aprile e le vacanze saranno dal 17 al 22 dello stesso mese, poi due giorni di lezione e altro stop per il 25 aprile che coinciderà con un nuovo ponte di 3 giorni perché cade anch’esso di venerdì. Il primo maggio è un giovedì e poi ci sarà un ultimo ponte con la Festa della Repubblica che sarà di lunedì.
Come ogni anno l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori ha fatto i conti sulle spese per famiglie degli alunni. Molti hanno già iniziato il cosiddetto “back to school” e hanno scoperto quanto rilevato dall’associazione e cioè che ci sono notevoli aumenti. Il rincaro medio è del 6,6% rispetto al 2023. Complessivamente tutto il corredo scolastico costerà circa 647 euro ad alunno. Le spese più grosse sono quelle per gli zaini, senza contare, a parte ovviamente i libri di testo che rispetto al 2023 costano il 18% in più. Un incremento dovuto soprattutto a quelli delle superiori perché invece quelli delle medie fanno registrare una lieve diminuzione.
Vediamo qualche altro dettaglio sempre dall’Osservatorio di Federconsumatori. Uno studente di prima media spenderà per i libri più i dizionari 461,81 euro che uniti alla spesa per il corredo scolastico porta ad una cifra totale di 1108,81 euro. Un ragazzo di prima liceo invece spende per i libri più i dizionari 715,30 euro che uniti alle altre spese portano ad un totale di 1362,30 euro. Tutto questo tenendo conto che gli studenti delle classi successive hanno sicuramente meno costi e che si parla di acquisti solo di libri nuovi. Allo stesso tempo però bisogna dire che da queste cifre vengono tenute fuori le spese per comprare eventuali supporti tecnologici. A livello regionale e comunale ci sono dei supporti alle famiglie con buoni, agevolazioni o gratuità di testi ma è evidente che tutto ciò renda comunque sempre molto alti, e in alcuni casi quasi inaccessibili, i costi per gli studenti e per le loro famiglie.
Massimo Angelo Sechi