È rischio delusione per i giovani sardi che hanno deciso di partecipare al bando per il Servizio civile universale. Le domande sono scadute il 15 febbraio e nell’Isola sono state presentate 343 richieste (dato di ieri alle 12) a fronte di 143 posti disponibili.
Con questi numeri è chiaro che oltre un terzo dei giovani tra i 18 e i 28 anni non può fare l’esperienza solidale prevista. I 143 posti sono infatti l’assegnazione che Roma ha dato alla Sardegna e rispetto alla quale solo la Giunta di Christian Solinas può ottenere una rimodulazione. Stando ai dati raccolti nel ‘centralone’ del Servizio civile, il Nord è in controtendenza: lì ci sono più posti disponibili rispetto alle domande arrivate. In Sardegna, invece, anche per via dell’alta disoccupazione giovanile unita a un’elevata dispersione scolastica che non facilita la ricerca del lavoro, si assiste a un fenomeno inverso.
Nelle chat tra i giovani che hanno presentato domanda, la preoccupazione si sta diffondendo. Per questo i genitori lanciano un appello all’Esecutivo regionale perché “non vengano delusi sogni e aspettative dei nostri ragazzi, specie in un momento così difficile come quello che stiamo attraversando”. La speranza è che ci sia una rimodulazione dei posti a favore delle regioni dove ci sono state molte domande.
In questo 2021 i moduli a disposizione per buttarsi a capofitto nell’esperienza del Servizio civile sono quattro. E tutti coordinati da Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Sommano 139 posti a cui si aggiungano i quattro per un’iniziativa dedicata al capoluofo dell’Isola.