La Gallura alza il livello nella lotta a difesa dei servizi sanitari. Ieri il consiglio comunale di Olbia ha messo a nudo i problemi del comparto, con i primari degli ospedali a testimoniare le difficoltà quotidiane, da oggi è attivo un presidio permanente davanti all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia mentre un flash mob davanti agli ospedali di Olbia, Tempio e La Maddalena. “Abbiamo bisogno di risposte immediate sulla sanità in Gallura, il diritto alla salute deve essere uguale per tutti i cittadini e per tutti i territori, chiediamo che si proceda quanto prima all’assunzione del personale per porre fine a questa drammatica situazione, confermata peraltro di medici”, dice il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, partecipando al presidio “avamposto sanitario gallurese”, vi si alterneranno, a oltranza, i vari esponenti istituzionali e politici del territorio, finché da Cagliari non arriveranno risposte concrete alle rivendicazioni territoriali. Stasera la manifestazione senza colore politico triplica e va in scena, oltreché Olbia, anche a Tempio e La Maddalena. Nel frattempo l’Ats respinge le accuse di disservizi nelle strutture sanitarie della Gallura. “Si sono sempre garantiti i livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio della Gallura – dice l’Ats – l’Area socio sanitaria locale di Olbia ha sempre avuto un ruolo centrale all’interno dei processi di programmazione sanitaria regionale”.
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