Segnalati all’Autorità anticorruzione i concorsi del Parco geominerario

Il Parco geominerario ricerca dieci figure professionali da inserire in organico, ma i bandi per la selezione del nuovo personale destano più di un sospetto nell’ex dirigente dell’ente Sandro Mezzolani. “È forte il rischio che i requisiti richiesti coincidano in buona parte con quelli degli operatori già presenti nell’organico interinale”. Questo il parere dell’ex dirigente che ha già segnalato il caso all’Autorità nazionale anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone. “Per di più, il parco avrebbe bisogno di altro”, continua Mezzolani. E aggiunge: “Più che di un ingegnere civile, l’ente dovrebbe ingaggiare un ingegnere ambientale, vista la necessità di decifrare le problematiche legate all’inquinamento chimico ereditato dalla stagione mineraria. E al posto del geometra si poteva prevedere una figura più aderente, come il perito minerario, dato che il parco deve occuparsi di miniere”.

Insomma, più che di un concorso pubblico, per l’ex dirigente dell’ente potrebbe trattarsi di una stabilizzazione indebita, realizzata a danno dei tanti giovani disoccupati, secondo modalità discriminatorie: “Sarà un caso – si chiede Mezzolani – che per occuparsi di comunicazione all’interno del parco si debba avere la laurea in Scienze della Comunicazione o Lettere con indirizzo storico-archeologico, mentre, ad esempio, non viene valorizzata la laurea in Beni culturali che associa numerose componenti quali l’archeologia, l’archeologia industriale, lo studio dei paesaggi umani, le tecniche museografiche? Si tratta di requisiti ad escludendum, che finiscono però per includere chi, tra coloro che già ruotano attorno al parco, è laureato in storia con una tesi di orientamento archeologico”.

“Strano, poi – continua l’ex dirigente – che prendano punteggio solo gli assunti in Enti Pubblici che hanno lavorato tra il 2008 e il 2009, interinali compresi. In questo modo, chi, ad esempio, ha prestato servizio presso un ente parco dal 2010 fino ad oggi rimane tagliato fuori”. E intanto sul gruppo pubblico “Concorsi al Parco geominerario” fondato dallo stesso Mezzolani circola già la battuta: “Io calzo 42 di piede, c’è qualche profilo professionale che richiede questo requisito?”.

Pronto ad un confronto pubblico con l’attuale commissario dell’ente Gian Luigi Pillola (che pure abbiamo contattato, ma senza esito, ndr) la requisitoria di Mezzolani riguarda anche le caratteristiche professionali richieste a chi intende occupare i due posti di addetto amministrativo. In un caso si chiede la laurea in giurisprudenza, nell’altro un diploma in lingue. “ Ma per lo svolgimento di quelle mansioni dovrebbe venir richiesta una laurea in economia e commercio o equipollente – precisa Mezzolani -. Se è vero che i parchi geoambientali hanno anche una spiccata valenza naturalistica, perché ricercare un altro geologo e non un esperto di fauna e flora?”.

Piero Loi

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share