Un progetto innovativo per rivoluzionare le aule scolastiche, in linea con le esigenze anti coronavirus e migliorare l’apprendimento degli studenti. Si chiama ‘Verso un’ecologia della mente’ e arriva dalla Sardegna: è ideato dall’associazione Abbicultura, coinvolge i Comuni di Aritzo, Belvì e Seulo, con il patrocinio del Comune di Casale Monferrato e l’istituto tecnico agrario Luparia di San Martino di Rosignano.
“Il ragionamento – è scritto in una nota – parte dall’idea di stravolgere l’aula tradizionale con cattedra e banchi rigidamente disposti in file che, complici anche i nuovi limiti imposti a causa della recente pandemia, non risponde più alle esigenze di una didattica moderna in grado di sfruttare le potenzialità delle tecnologie digitali”. I particolari li fornisce Fabrizio Felici, presidente di Abbicultura: “Vogliamo proporre un concept innovativo in cui testare nuovi modi e forme di insegnamento, tenendo ben presente l’effetto di benessere psicologico legato alla connessione con l’ambiente esterno, dato dalla presenza di ampie pareti vetrate che rendono lo sfruttamento della luce naturale uno degli elementi principali del progetto”.
Un concetto di spazio, quindi, che risponde alle nuove esigenze pedagogiche, sia che si tratti di aule scolastiche che di spazi di socialità e svago all’interno della scuola. Così corridoi, aree pausa e ricreative vengono ridefiniti in funzione dello studente e diventano funzionali per il massimo del comfort. Il progetto secondo l’architetto Alberto Olmo “è un’occasione che pur nascendo da un momento di emergenza può aprire a un nuovo modo di fare scuola. Una scuola verde tanto all’esterno quanto nelle menti dei giovani che la frequenteranno”.