Scuola, la Provincia di Nuoro guida la rivolta contro la Regione: “Ora i soldi”

Mobilitazione di sindacati e rappresentanti della Provincia di Nuoro contro il taglio di fondi, circa cinque milioni di euro, a causa del mancato trasferimento dei finanziamenti dalla Regione. Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto, Giovanni Meloni, al quale è stata spiegata la situazione con il rischio di non garantire i servizi essenziali nelle scuole secondarie. “A causa dei mancati introiti da parte della Regione – ha attaccato il presidente della Provincia, Costantino Tidu -, possono subire ridimensionamenti i servizi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole, il riscaldamento, l’energia elettrica, il telefono, l’acqua, e ancora quelli di trasporto ed assistenza degli alunni disabili. Senza contare le pesanti ricadute sul piano occupazionale”.

Così Salvatore Pinna, Michele Fele e Riccardo Costaggiu, rispettivamente di Cgil, Cisl e Uil: “I soldi che mancano sono all’interno del calderone del Fondo unico per gli enti locali e allo stato attuale sono già cancellati per il nostro. Eppure si tratta di denari pagati anche con le nostre tasse, non accettiamo che li sottraggano sotto il nostro naso con quello che comporta sul profilo dei servizi e delle ricadute sull’occupazione”. Il grido d’allarme è stato raccolto dal prefetto Meloni: “Ho ascoltato attentamente le preoccupazioni provenienti dal mondo scolastico e sindacale e ho assicurato loro che mi attiverò sin da subito per rappresentare alla Regione lo stato di disagio di queste zone, nella speranza di avere le risposte attese”. La mobilitazione nel Nuorese continua: venerdì 10 ottobre per discutere della vertenza sono stati convocati in Provincia a Nuoro, la Giunta provinciale, il dirigente scolastico territoriale, i dirigenti degli istituti superiori del territorio, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, ed il presidente della Confindustria Sardegna Centrale.

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