Subito i vaccini nelle scuole, a dirigenti, docenti e personale Ata. Lo chiede alla Regione i presidi della Sardegna, riuniti nell’associazione Anp. “Come cittadini della prima regione in zona bianca – scrive la presidente Anna Maria Maullu – ci sentiamo orgogliosi della responsabilità che il popolo sardo ha dimostrato nel rispettare le regole anti-Covid, ma ci preoccupiamo del fatto che le nostre scuole continuano a ospitare in presenza gli studenti”.
Da lunedì 8 marzo, infatti, finisce la didattica a distanza nelle Superiori: anche nella Secondaria si faranno le lezioni in presenza al 100 per cento, come già avviene negli asili, nelle materne, alle Elementari e alle Medie. “Se non si procede subito all’attuazione del piano vaccinale – prosegue la Maullu -, le scuole sono particolarmente esposte al rischio di focolai”. Quindi l’appello: “Il personale scolastico – si legge nella lettera indirizzata al governatore Christian Solinas e all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – è senza dubbio una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contagio, pertanto deve essere considerato prioritario e urgente procedere a una incisiva azione tesa a garantire loro tutta la protezione necessaria, come del resto già avvenuto nella maggior parte delle regioni italiane.
Le scuole della Sardegna “non possono più aspettare”, stando a quanto scritto dall’associazione dei presidi. “È arrivato il momento – prosegue il comunicato – di avviare senza più alcun indugio il piano di vaccinazione, garantendo così la sicurezza e la serenità dei nostri ragazzi e, per il loro tramite della regione intera. Nel riaprire gli edifici scolastici agli alunni, i dirigenti e tutto il personale docente e non docente hanno dato prova di grande abnegazione, di senso del proprio ruolo e di rispetto dei propri doveri, e con flessibilità e resilienza hanno fatto fronte ad ogni situazione, anche quando si è trattato di applicare al lunedì decisioni che venivano prese il sabato o, a volte, la domenica sera. Questo impegno – conclude la Maullu – merita l’attenzione dei decisori politici, ai quali ora si chiede di mettere il personale scolastico nelle condizioni di recuperare la serenità compromessa dagli effetti della pandemia, dando loro la possibilità di partecipare a una campagna di vaccinazione massiva che riporti dentro le scuole tranquillità e sicurezza”.