Caro presidente della Regione, abbiamo una valigia pronta anche per lei. Gliela regaliamo. Per accompagnare nella nuova sede di lavoro lontano dall’isola il primo docente sardo assunto – e costretto a emigrare – dalla legge sulla Buona scuola. È il senso della lettera inviata a Francesco Pigliaru dagli insegnanti precari del Comitato ‘Valigie del 10 agosto’. Il trolley in omaggio al governatore è uno di quelli portati dai docenti sardi che da tre giorni protestano sotto il Consiglio e il palazzo della Regione per bloccare i trasferimenti che cominceranno una volta scaduto il termine – il 14 agosto – per la presentazione delle domande di assunzione.
Un regalo e una proposta, spiegano i prof, per consentire anche a Pigliaru di condividere con gli insegnanti le difficoltà che si incontreranno con il trasferimento nelle nuove cattedre della Penisola. La proposta al presidente è stata elaborata durante il sit-in corso da questa mattina in viale Trento. I docenti chiedono di essere ricevuti da Pigliaru e dall’assessore Claudia Firino soprattutto per avere informazioni che arrivano da Roma sulla possibilità di una sospensiva dei termini di presentazione delle domande. Un altro gruppo ha occupato le strisce pedonali davanti alla Regione impedendo il passaggio delle auto.