Sospiro di sollievo per quasi 1500 insegnanti precari sardi: con la fase C del piano di assunzioni del Governo hanno ottenuto una cattedra di ruolo in Sardegna. Si chiude così la quarta fase del programma, avviato qualche mese fa con le fasi 0, A e B. Incerti ancora i numeri, si parla di circa 1800 precari sardi stabilizzati fino a questo momento ma le cifre non sono definitive.
Non tutti però sono stati fortunati nella conquista della cattedra: 67 tra fase B e C sono stati assegnati oltre Tirreno, alcuni hanno già preso servizio per l’anno in corso, altri lo faranno da settembre sempre che non si metta in atto l’annunciata mobilità straordinaria.
Per questi insegnanti si è rivelata fondato il timore prospettato dal Comitato delle Valigie del 10 agosto, che da questa estate ha messo in atto manifestazioni e sit-in per denunciare il rischio “deportazione”, come lo hanno chiamato: insegnanti sardi lontani da casa, costretti a vivere fuori dall’isola pur di avere un posto a tempo indeterminato.
Tra le manifestazioni, il flash mob con valigie al Poetto di Cagliari, il presidio sotto il palazzo del Consiglio Regionale, l’omaggio di un trolley al presidente della Regione e infine una lettera al Papa.
“Sono contenta che le cose ora abbiano preso questa piega e che chi è stato assunto nella Fase C rimanga in Sardegna – commenta Bianca Locci, leader del movimento – ma quando la scorsa estate abbiamo sollevato il problema della possibile emigrazione non c’erano certo le garanzie di non partire. Ora a partire invece saremo solo noi della fase B. Dalla Sardegna non sarebbe dovuto andare via nessuno. Noi invece dopo il 30 giugno dovremo partire. Ci dicono: tornerete. Ma l’ottimismo non è una garanzia. Mi sento ferita: mi sento una precaria a tempo indeterminato”.
Una situazione paradossale, considerato, come sottolineano i rappresentanti del Comitato, che i posti in Sardegna ci sono: “Molti insegnanti di sostegno sono stati mandati fuori dalla Sardegna. Mentre ora ci sono disponibili in Sardegna posti di sostegno. E allora, visto che in Sardegna le domande sono state inferiori ai posti a disposizione, perché non riassorbire noi che dovremo partire?”.
Venerdì è in programma a Cagliari una manifestazione dei Cobas contro la Buona scuola. “Io – dice Locci – ci sarò. Anche se dovessi essere da sola. Sempre con la valigia. Perché ho qualcosa da dire”.
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