“Non è questa la Sardegna che vogliamo. La scuola è il primo anello della formazione per i bambini, che devono vedersi assicurato il diritto allo studio anche nei piccoli paesi dell’Isola. L’assemblea di via Roma darà il massimo appoggio alla battaglia del territorio”.
Così il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, si è rivolto questa mattina al sindaco di Goni, Giovanni Maria Cabras, portando la solidarietà ad un centro che rischia di perdere il suo complesso scolastico, con oltre trenta bambini trasferiti nella struttura di Silius, e promettendo l’impegno del Consiglio regionale per scongiurare la cancellazione dell’istituto. L’esponente dell’opposizione ha criticato l’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino, sollecitando un maggior coinvolgimento delle amministrazioni comunali alle prese con il decremento degli alunni.
“È il risultato di un progetto sul dimensionamento scolastico, con i conseguenti accorpamenti, basato solo sui numeri. Le strutture scolastiche – ha detto Rubiu – rappresentano l’identità di un paese, favorendo la crescita dei ragazzi”. Il pericolo concreto – è stato osservato nell’incontro – è che la soppressione della scuola possa favorire lo spopolamento delle zone interne. “È in questo modo che si produce la fuga delle giovani generazioni dalla Sardegna – ha detto ancora Rubiu – un’Isola sempre più privata dei servizi essenziali e terra di confine per i migranti che ogni giorno arrivano a centinaia. Il sindaco di Goni e la popolazione del centro del Sarrabus Gerrei stanno portando avanti una battaglia per garantire un diritto fondamentale per i giovani del paese”.