Scorie, una decina le aree idonee ma per il momento nessuna scelta

“Non è stata scelta ancora alcuna area per il deposito delle scorie nucleari”. Così una nota dei ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente. “La procedura per definire il luogo che dovrà ospitarlo – aggiungono – segue fin dal suo avvio un iter trasparente e aperto al massimo coinvolgimento di cittadini e istituzioni locali”. In questo momento i ministeri stanno valutando; dopo alcuni passaggi è previsto per in autunno un seminario nazionale di Sogin.

Le aree potenzialmente idonee per il deposito di rifiuti nucleari sono ”nell’ordine di alcune decine dislocate in varie regioni italiane e sono ”in corso le valutazioni tecniche sulla Carta nazionale redatta da Sogin che individua le aree potenzialmente idonee, seguendo i criteri dettati dalle linee guida dell’Ispra, che agisce quale Autorità per la sicurezza nucleare nazionale”.

”In questo momento – si legge nella nota – sono in corso le valutazioni tecniche dei ministeri competenti, Ambiente e Sviluppo, sulla Carta nazionale (Cnapi) redatta da Sogin che individua le aree potenzialmente idonee, nell’ordine di alcune decine dislocate in varie regioni italiane – si osserva nella nota congiunta dei ministeri – seguendo i criteri dettati dalle linee guida dell’Ispra, che agisce quale Autorità per la sicurezza nucleare nazionale. Il testo verrà trasmesso nuovamente a Sogin, che lo renderà pubblico nel tempo necessario ad adeguarlo alle prescrizioni dei dicasteri”.

”Seguirà una fase di consultazione pubblica della durata di quattro mesi – prosegue il documento – cui prenderanno parte le regioni e gli enti locali interessati, i rappresentanti dei cittadini e la comunità scientifica – si rileva – è previsto per settembre-ottobre di quest’anno il Seminario nazionale indetto da Sogin e la conseguente redazione della Carta delle aree idonee (Cnai), in cui è individuata una rosa ristretta di realtà locali tra quelle che, rispondendo ai criteri tecnici previsti, avranno proposto la loro candidatura”.

”Il testo verrà trasmesso entro i successivi novanta giorni al ministero dello Sviluppo per l’approvazione finale dell’area di destinazione dei rifiuti nucleari, che avverrà di concerto con il ministero dell’Ambiente e acquisito il parere dell’Ispra – viene osservato – solo nel caso in cui non si dovesse registrare il necessario consenso su un luogo verrà istituito un comitato interministeriale che, nel rispetto delle osservazioni tecniche e del confronto con le realtà territoriali, sarà chiamato a individuare la zona idonea”. Per questo, concludono, ”non può esistere dunque allo stato attuale alcuna decisione presa in merito al comune in cui sorgerà il deposito nazionale di scorie nucleari: c’è piuttosto un percorso con tempi e responsabilità certe che ha come presupposto irrinunciabile la piena partecipazione delle comunità locali nell’individuazione del sito”.

 

 

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