Una situazione della sanità in Gallura che è peggiorata negli ultimi mesi. Lo certificano i sindaci del territorio che si sono riuniti per la Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria della Asl n.2 e hanno duramente contestato la gestione del direttore generale, assente. Erano presenti il presidente della Conferenza e sindaco di Tempio, Gianni Addis, il vicepresidente Francesco Lai, sindaco di Loiri-Porto San Paolo, oltre ai rappresentanti dei Comuni di La Maddalena, Olbia e Tempio. Grande assente proprio il direttore generale della Asl, Marcello Acciaro, sostituito dal direttore sanitario Raffaele De Fazio e dal direttore amministrativo Michele Baffigo.
La sua assenza ha avuto una motivazione ufficiale: in una comunicazione letta dal direttore amministrativo Baffigo, il Dg ha dichiarato che, essendo in attesa di sostituzione, le sue funzioni erano limitate all’ordinaria amministrazione. Ha inoltre contestato la legittimità della convocazione della Conferenza, sostenendo che il presidente debba essere il Commissario provinciale Rino Piccinnu e non il sindaco di Tempio. Una posizione che ha alimentato ulteriormente le tensioni.
Nel suo intervento, Addis ha evidenziato come la situazione della sanità in Gallura sia addirittura peggiorata rispetto a quattro mesi fa, nonostante le criticità già segnalate. “Il nostro allarme rimane inascoltato”, ha dichiarato con rammarico, denunciando anche un tentativo della direzione Asl di delegittimare la Conferenza e i suoi organi istituzionali. “Si sta cercando di disconoscere il ruolo di un organismo legittimamente eletto da 26 sindaci, solo perché abbiamo espresso critiche sull’operato della Direzione.”
La Conferenza ha analizzato i conti della sanità gallurese. L’aggiornamento del bilancio di previsione 2025-2027 evidenzia un ulteriore taglio di 6 milioni di euro, che si aggiunge ai 47,8 milioni già sottratti in precedenza. Tuttavia, a fronte di queste riduzioni, i costi per l’acquisto di servizi sanitari aumentano di 9,5 milioni, mentre quelli per il personale sanitario calano di 3 milioni. Il sospetto è che si punti ancora sui cosiddetti “medici a gettone”, anziché stabilizzare il personale. Addis ha poi sottolineato il paradosso di un saldo attivo di 24 milioni nel consuntivo 2022, segno di fondi non spesi nonostante la carenza di personale. “Come si può dire che non ci sono soldi per assumere medici se ci sono milioni di euro inutilizzati?” ha chiesto provocatoriamente. Al termine della riunione, i sindaci hanno votato quasi all’unanimità contro l’aggiornamento del bilancio (18 contrari e un astenuto) e hanno sottoscritto un documento di protesta per denunciare l’atteggiamento della direzione Asl. La richiesta è chiara: un intervento urgente della Regione per tutelare le prerogative della Conferenza.