È stato ritrovato in avanzatissimo stato di decomposizione il corpo di Giovanna Piras, la donna scomparsa ad Assemini il 13 gennaio del 2014 all’età di 54 anni. Ad allertare i carabinieri, una coppia che ieri notte, intorno alle 21,30, stava passeggiando non lontano dal centro abitato (nella foto). Immediati i rilievi tecnico-scientifici fatti dai militari del Nucleo investigativo di Nuoro che sono subito risaliti alla Piras perché accanto al cadavere c’era la borsa con il portafoglio e il documento di identità, oltre che alcune boccette di farmaci.
A giugno di tre anni fa, il pm di Cagliari, Emanuele Secci, aveva indagato per omicidio colposo il marito della donna, Guido Garau, all’epoca 58enne: stando all’accusa aveva mentito agli inquirenti: l’uomo raccontò che la moglie era tornata a casa due settimane dopo la scomparsa. Invece così non era avvenuto. Furono poi i carabinieri del Ris a scoprire nell’appartamento di famiglia, sempre ad Assemini, due gocce di sangue che, secondo gli investigatori, potevano essere la prova che nella casa fosse successo qualcosa di strano. Sul cadavere della donna, trasferito al Policlinico di Monserrato, è stata disposta l’autopsia per cercare di capire le cause della morte.
La coppia che ieri ha allertato i carabinieri, ha visto nel buio dei vestiti per terra. I due si sono quindi avvicinati e hanno capito che c’era di più, che si trattava di un corpo in avanzato stato di decomposizione. I militari dell’Arma hanno poi accertato che gli abiti e le scarpe trovati corrispondono a quelli che Giovanna Piras indossava il giorno della scomparsa, secondo quanto aveva raccontato il marito della donna.