Seicento infermieri in piazza anche a Cagliari per la protesta nazionale per il mancato rinnovo del contratto sulla Sanità. E disagi negli ospedali sardi per lo sciopero: gli organizzatori della manifestazione confermano lo slittamento di servizi e operazioni non urgenti con le corsie presidiate nei limiti previsti dalla legge. L’immagine simbolo della mobilitazione in piazza del Carmine è stata un pupazzo vestito da infermiera messo in croce. “Non è tollerabile che la Regione – spiega Diego Murracino, dirigente sindacale Nursing up – continui ad avere un blocco del turn over che non consenta l’assunzione di infermieri per garantire la qualità. Abbiamo oltre mille precari da stabilizzare e necessitiamo di altri mille infermieri. Chiediamo che la Regione dia alle aziende i finanziamenti per procedere alle assunzioni”.
Infermieri stanchi e stressati. “Abbiamo raccolto tantissimi consensi per questa manifestazione- prosegue Murracino- teniamo conto che per ogni lavoratore che è qui in piazza ci sono altri cinque o sei infermieri che avrebbero voluto partecipare ma che non possono per garantire i servizi minimi di assistenza. Gli ospedali oggi garantiscono i servizi di emergenza e urgenza. Tutto quello che è di routine è stato in parte sospeso”. Lavoratori arrabbiati. “Chiediamo che venga valorizzata- spiega il coordinatore regionale Nursind Fabrizio Anedda – la professionalità degli infermieri. Chiediamo rispetto professionale ed economico. Questo contratto nazionale non ci soddisfa”.
Protesta riuscita per i sindacati. “Sappiamo che tanti infermieri sono stati precettati in ossequio alle normative: le liste operatorie sicuramente saltano così come saltano le visite non di urgenza ed emergenza. E anche nei reparti si garantiranno solo alcune attività di carattere di urgenza”. Una manifestazione a suon di fischietti e con tante bandiere e striscioni. E sono comparsi anche degli scheletri vestiti con la divisa. Accanto un cartellone con la scritta: “infermieri sfruttati”.
In serata l’Ats, l’Azienda tutela salute, con una nota ha precisato che “già da diversi mesi è stato presentato a tutti i rappresentanti dei lavorati Ats un documento con l’individuazione dei fabbisogni di personale suddiviso per singola area, nonché per presidio e reparto di degenza relativamente a medici, infermieri e Oss. Alla Direzione Ats non risulta a oggi pervenuta alcuna controdeduzione da parte dei rappresentanti dei lavoratori. Il 30 dicembre 2017 Ats, con deliberazione del Direttore Generale n. 1.347, ha determinato la dotazione organica dell’Azienda che, in particolare, individua nel numero di 5.500 il numero di collaboratori professionali sanitari ruolo infermieristico; 11 in più della dotazione derivante dalla somma delle ex 8 aziende; il 13 febbraio 2018 con deliberazione di Giunta regionale n. 7/16 è stato permesso ad Ats di superare il blocco parziale del turnover di personale. In proposito la Direzione ha già evidenziato come nel corso del 2018 sarà attuato il processo di stabilizzazione che riguarderà complessivamente circa 800 persone”. Sempre in merito alle stabilizzazione, l’Ats “il 23 ottobre 2017, ha presentato ai rappresentanti dei lavoratori un protocollo riguardo proprio la stabilizzazione del personale. Allo stesso modo è in corso di approvazione da parte della Giunta regionale un documento analogo inerente tutte le aziende del servizio sanitario regionale”. (Foto Ansa)