Dal nord dell’Isola a Cagliari: anche molti agenti della polizia locale sardi hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dal sindacato Sulpl-Diccap-Cse in tutta Italia. I lavoratori hanno protestato con un presidio davanti alla sede di rappresentanza del Governo a Cagliari in piazza del Carmine. Non ci sono stati altri sit-in a causa delle restrizioni e dei problemi legati alla pandemia. “È ora che ci venga riconosciuto quello che facciamo ogni giorno”, ha spiegato Giorgio Desogus, referente regionale della sigla. Il sindacato ha sottolineato con manifesti e tabelle i rischi che ogni giorno corrono gli agenti soprattutto in strada: 60mila uomini e donne in divisa, 70 sono caduti in servizio per motivi di servizio. E ci sono stati 28 agenti morti per Covid. In Sardegna – spiega in un nota il sindacato Sulpl-Diccap-Cse – il blocco delle assunzioni ha reso vacanti oltre mille posti, creando grandi problemi per il controllo del territorio. “Fino a un mese fa – questo il punto principale delle rivendicazioni a livello nazionale -, la Polizia locale ha sperato, ancora una volta, in una legge di riforma seria che potesse riconoscere alla categoria dignità e diritti di natura giuridica, previdenziale e assistenziale. Noi vogliamo una riforma seria della Polizia locale che rappresenti il valore aggiunto per i cittadini e per il Paese”.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…