Sciopero del movimento dei forconi, presidi e blocchi anche in Sardegna

È iniziata con il blocco della strada che collega Cagliari con la sede dell’Agenzia delle Entrate nel quartiere periferico di via Pintus la protesta dei movimenti anti Equitalia in contemporanea con analoghe manifestazioni in tutta Italia. Presenti alla manifestazione la parlamentare del Movimento Cinque stelle Manuela Serra, gli aderenti al “Presidio di piazzale Trento” e altre associazioni. Agli automobilisti e agli utenti sono stati distribuiti volantini con la scritta “Basta Usura“. Analoghe manifestazioni con autotrasportatori si stanno svolgendo sulla strada statale 130, poco distante da Elmas, e davanti al Porto Canale di Cagliari. Qualche momento di tensione fra manifestanti e automobilisti che cercano di raggiungere la sede dell’Agenzia.

La protesta si è spostata davanti alla sede della Banca d’Italia. I movimenti hanno sistemato striscioni sul muro della Banca e bloccato il traffico nel centrale largo Carlo Felice. “La sovranità è nostra – recita uno dei messaggi – non delle banche: riprendiamocela”. Sul posto ci sono le forze dell’ordine pronte a intervenire. Molti manifestanti si sono spostati da via Vesalio, alla periferia del capoluogo, al centro della città a bordo della metropolitana. Potrebbe essere l’ultimo atto di una mattinata di rivolta “contro – spiegano i manifestanti – lo strapotere delle banche e le cartelle delle agenzie di riscossione”. Molti momenti di tensione con gli automobilisti in coda a causa dei blocchi, ma in tanti si sono anche fermati ad ascoltare dai partecipanti le motivazioni della protesta.

Nel pomeriggio nuovo blitz movimenti anti-Equitalia sulla statale 130 all’ingresso di Elmas: un centinaio di manifestanti ha rallentato il traffico sull’importante arteria all’uscita di Cagliari distribuendo volantini. Qualche disagio per la circolazione, ma non ci sono stati veri e propri blocchi. Il presidio è ripreso intorno alle 15.30 ed è tuttora in corso. In mattinata c’era stata una prima protesta proprio all’altezza del bivio per Elmas, ma poi il grosso dei manifestanti si era concentrato sulla strada di accesso alla Agenzia delle entrate. Un altro gruppo si era fermato invece sulla statale 131 all’altezza di Sardara.

Anche il segretario del Pd Silvio Lai e il senatore Marco Filippi sono stati bloccati dalla protesta dei forconi sulla 131 dcn, all’altezza del bivio di Lula, mentre da Cagliari raggiungevano la città di Olbia. A raccontare il blitz è stato lo stesso Lai. Un centinaio di manifestanti ha rallentato il traffico sull’importante arteria che collega il sud al nord dell’Isola. Qualche disagio per la circolazione, ma non ci sono stati veri e propri blocchi. L’incontro dell’esponente del Senato con il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha così subito un ritardo di quasi due ore. Poco prima delle 19 Lai e Filippi hanno proseguito il tour nell’Isola diretti verso Porto Torres.

Lo sciopero dei Forconi non tocca la provincia di Oristano. Gli organizzatori non hanno previsto alcun presidio sulle strade ed i mezzi degli autotrasportatori che hanno aderito sono rimasti nei piazzali aziendali come concordato con le autorità. Polizia e Carabinieri, comunque, tengono sotto controllo la situazione, in particolare con un presidio fisso in un distributore di carburante a Tramatza sulla Statale 131, dove si teme che possa comunque scattare il blocco della strada. Ipotesi peraltro esclusa dall’associazione TrasportoUnito-Fiap Sardegna con un comunicato firmato da Doddore Meloni, Piero Muscas e Alberto Mugnai. “Le modalità del nostro sciopero saranno pacifiche, con azioni di volantinaggio nei punti concordati con le autorità ed eventuali blocchi stradali con mezzi di trasporto non potranno essere addebitati a nostri associati”, hanno spiegato declinando “ogni responsabilità per eventuali incidenti o violenze che potrebbero accadere durante il fermo”.

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