Prime schiarite sul fronte dei pagamenti in agricoltura. Coldiretti Sardegna giudica positivamente gli annunci lanciati ieri dal Tavolo Verde sullo sblocco prossimo dei pagamenti, un passaggio che rappresenta un passo avanti significativo per le imprese agricole sarde, soprattutto per quanto riguarda le pratiche bloccate legate alla carta dei suoli. Un importante passo avanti frutto anche del lavoro costante e silenzioso di Coldiretti che in questi mesi ha favorito un dialogo costruttivo tra le amministrazioni regionali e nazionali.
“Apprezziamo il lavoro svolto dall’assessorato dell’Agricoltura, dalle agenzie regionali, dal direttore di Argea, Gianni Ibba e dal dottor Salvatore Carfì di Agea Coordinamento – dice il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – l’impegno congiunto sta portando a risultati concreti e attendiamo ora che le rassicurazioni si traducano in fatti con l’avvio dei pagamenti che ci hanno annunciato essere per la metà di febbraio”.
Per il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba, inoltre sarà importante mantenere alta l’attenzione politica e operativa. “I risultati emersi dal Tavolo Verde rappresentano un segnale positivo ora dobbiamo far in modo che certi rallentamenti burocratici vengano superati in modo definitivo”.
Bene per Coldiretti anche la chiarezza sulle sanzioni. “È positiva la notizia che arriva attraverso una circolare nazionale che conferma come non saranno applicate sanzioni – richiama Cualbu – oltre al danno si rischiava la beffa. Non solo le aziende ancora non hanno ricevuto le anticipazioni, ma rischiavano anche di vedersi imputata anche una sanzione. Bene quindi la rassicurazione arrivata oggi”.
Tra i temi trattati, ieri, un passaggio importante è stato dedicato alla filiera della birra. Coldiretti Sardegna ha avviato e guidato la creazione della prima filiera sarda della birra artigianale. Grazie al suo progetto, erano stati già inseriti in finanziaria 3 milioni di euro, con una richiesta di innalzamento della percentuale di contributo portandola dal 40% al 60%. Si parla di un incentivo di circa 200 euro per ettaro, importante per sostenere la filiera. “Questo incentivo è fondamentale per coinvolgere nuove aziende nel progetto – spiegano i vertici Coldiretti Sardegna – incentivi vincolati all’adesione agli accordi di filiera. La birra artigianale sarda è un simbolo di identità e qualità: investire in questa filiera significa creare occupazione e valore aggiunto sul territorio”.
“Accogliamo con soddisfazione anche la ripartenza del premio per i riproduttori ovicaprini iscritti al libro genealogico, con uno stanziamento di 500 mila euro per il 2024 e ulteriori 500 mila euro dal 2025 – sottolinea ancora Cualbu anche presidente di Assonapa – l’auspicio è che il finanziamento includa anche l’acquisto di femmine per il rimpiazzo del capitale zootecnico, fortemente colpito dalla moria causata dalla lingua blu”.
Non solo note positive, però, dall’incontro. Sul tema della lingua blu, Coldiretti Sardegna esprime preoccupazione e sollecita un incontro urgente tra gli assessorati competenti per affrontare le criticità legate ai ristori, alla chiusura dei focolai, al mancato reddito e alla mortalità degli animali. “Chiediamo che le organizzazioni siano coinvolte attivamente nelle decisioni sulla strategia vaccinale e di profilassi per il prossimo anno”, dicono Cualbu e Saba, “non possiamo permetterci ritardi o il tentativo di scaricare responsabilità sugli allevatori”. Infine, Coldiretti ribadisce l’importanza di una lotta efficace al culicoide, ritenendola prioritaria rispetto all’inseguimento dei molteplici sierotipi attraverso i vaccini. “Abbiamo chiesto una convocazione entro una settimana per lavorare a una strategia condivisa – conclude Coldiretti – è necessario prevenire e proteggere il comparto agricolo sardo”.