Sono state ultimate intorno alle 23 le viste e le prime identificazioni dei 451 migranti sbarcati a Cagliari ieri dalla nave norvegese Siem Pilot. Protezione civile, Asl, Croce rossa, polizia, carabinieri, Guardia costiera, associazioni di volontariato ed enti coinvolti hanno lavorato fino a tardi, consentendo in questo modo il trasferimento dei profughi nelle varie strutture ricettive distribuite nell’isola.
Circa 214 persone sono rimaste nel Cagliaritano, altre 136 sono state trasferite in provincia di Sassari, 54 nel Nuorese e 42 nell’Oristanese. L’operazione si è svolta perfettamente e senza intoppi. Lo stesso comandante della nave, si è appreso, ha fatto i complimenti a tutta l’organizzazione, parlando di vera e propria accoglienza.
Per la prima volta, nel contesto di assistenza allo sbarco dei migranti, il Sistema della Protezione civile si è avvalso anche di un gruppo di radioamatori delle associazioni di volontariato, permettendo un monitoraggio in tempo reale con uno scambio di informazioni tra il medico a bordo e gli operatori a terra.
L’età compresa dei migranti è tra i 20 e i 30 anni. A differenza dei dati iniziali, 72 profughi hanno dichiarato di essere minorenni, tre i neonati a bordo e 62 le donne, 14 delle quali sono state accompagnate in ospedale per ustioni. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine erano sedute vicino ai motori dei barconi riportando le bruciature.
Oltre 30 i casi di scabbia accertati. La Squadra mobile di Cagliari ha avviato le indagini per individuare gli scafisti, alcune posizioni sono al vaglio e nei loro confronti potrebbero scattare provvedimenti. (Ansa)