E’ approdata in mattina al molo per le merci alla rinfusa del Porto Canale di Cagliari la nave militare inglese Echo con a bordo 282 profughi soccorsi nei giorni scorsi a largo delle coste della Libia. I migranti, come già successo durante lo scorso sbarco, sono stati fatti scendere a piccoli gruppi e trasferiti alla Fiera di Cagliari per le visite mediche e le operazione di identificazione. I primi a scendere dalla nave sono stati i profughi con problemi di salute – tra questi un uomo è stato trasportato in ospedale in barella – poi le donne e i bambini. Le operazioni portuali sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto, mentre la Prefettura, la Protezione civile, Croce rossa, Caritas, volontari e tutti gli enti coinvolti per l’accoglienza hanno predisposto le varie postazioni in fiera.
Nel corso delle operazioni di identificazione gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari e i militari del Reparto operativo aeronavale, coordinati rispettivamente dal dirigente Marco Basile e dal col. Italo Spalvieri, hanno fermato due presunti scafisti, sbarcati oggi nel porto di Cagliari assieme agli altri 280 profughi. In manette sono finiti Babacar Ndao, di 34 anni, cittadino del Senegal, che secondo quanto ricostruito dagli investigatori governava il gommone soccorso a largo delle coste della Libia, e Abdul Dosso, di 24, che aveva il compito di tenere la rotta con il Gps. I due sono stati individuati grazie alle testimonianze degli altri profughi.
I trasferimenti nei vari centri dell’isola dei 282 migranti dovrebbero terminare entro la circa. In particolare dalla nave sono sbarcati 224 uomini e 58 donne, 24 complessivamente i nuclei familiari, circa 45 i minori non accompagnati. Sul fronte delle nazionalità la più rappresentata è l’Eritrea con 190 persone, mentre 88 sono i bengalesi. La Prefettura di Cagliari, in collaborazione con le altre dell’isola, è riuscita a individuare tutti i posti per l’accoglienza. 134 profughi rimarranno nel Cagliaritano, 87 andranno a Sassari, 35 a Nuoro e 26 a Oristano.