Sassari, vicesindaco si dimette e accusa Sanna: “Abbiamo fallito”

Terremoto a Palazzo Ducale. Il vicesindaco e assessore dell’Urbanistica, Gianni Carbini, si è dimesso. A darne notizia attraverso uno stringato comunicato stampa il portavoce del sindaco Nicola Sanna.

Il sindaco ha convocato una riunione di Giunta straordinaria per discutere della situazione politica. Gianni Carbini è uno degli esponenti di spicco della corrente renziana del Partito Democratico, che in Sardegna fa capo al consigliere regionale Gavino Manca. Dopo essersi sfidati al primo turno delle primarie del 2014, Sanna e Carbini si erano alleati. Quell’accordo preelettorale era valso a Sanna il supporto dei sostenitori sassaresi di Matteo Renzi e a Carbini lo scranno di vicesindaco.

Dal vicesindaco arriva un duro atto d’accusa nei confronti del primo cittadino.  “Il progetto politico promosso dai sassaresi nel 2014 non ha trovato attuazione – spiega Gianni Carbini motivando le sue dimissioni – Se qualche forma di realizzazione c’è stata, è avvenuta solo in minima parte rispetto agli obiettivi iniziali – afferma il vice sindaco dimissionario – le cause di questi ritardi sono frutto dell’inadeguata attività dell’amministrazione”.

Carbini è molto critico. “Abbiamo fallito nell’azione di governo, poco incisiva e mal comunicata, creando un solco sempre più profondo tra i cittadini e le istituzioni”. Secondo l’esponente del Pd, “è mancata l’umiltà e l’interminabile querelle tra sindaco e coalizione ha inasprito gli animi”. Addirittura, “i diversi tentativi di giunta e maggioranza hanno deteriorato ulteriormente i rapporti per via dell’incapacità del sindaco di cogliere positivamente il disaggio manifestato”. Per Carbini la colpa è dello stesso sindaco Nicola Sanna. “Pur volendosi ripartite le responsabilità, quelle maggiori non possono che ricadere su chi guida l’amministrazione – conclude – dopo mesi di attesa, devo constatare che nulla è cambiato”

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