Un grande parco lineare della valle Eba Giara-Rosello a Sassari. Un polmone verde nel centro della città da percorrere a piedi o in bicicletta. Un luogo dove poter passeggiare o fare attività fisica all’aria aperta. Riprende vita uno dei progetti più ambiziosi e affascinanti per Sassari, ideato ai tempi della prima amministrazione Ganau e che ora potrebbe essere finalmente realizzato. La chiave per poter dar vita a quello che può essere definito un sistema integrato delle valli cittadine è il finanziamento ministeriale ottenuto per contenere il rischio idrogeologico in città. Il cosiddetto canalone, della discordia, perché fonte di grandi polemiche nello scorso mandato amministrativo. Ci sono a disposizione 5 milioni di euro e nei giorni scorsi è stato aggiudicato l’appalto integrato per l’intervento.
Il sindaco Giuseppe Mascia lo ha detto sia in campagna elettorale che all’inizio di questo mandato: sul canalone l’intenzione è di lavorare per contenere il rischio idrogeologico ma prendendo in considerazione anche proposte alternativa al progetto attuale. C’è infatti un’esigenza altrettanto prioritaria: quella della migliore valorizzazione possibile del sistema delle valli. Il pensiero va dunque a quel progetto che aspetta solo di essere ripreso e che può contare su progettazioni pronte per essere utilizzate. Un parco lineare che avrebbe la funzione di unire la Sassari ottocentesca con i quartieri periferici. E infatti nel programma elettorale di quello che ora è il primo cittadino di Sassari si legge testualmente: “La valorizzazione del sistema delle valli, del verde urbano e delle acque, da una parte, e dei litorali, dall’altra rappresenterà una priorità per la nuova amministrazione della città. La creazione di un polmone verde che coinvolga il centro cittadino e le aree limitrofe (Parco delle valli) costituirebbe un volano per lo sviluppo turistico di Sassari, anche nei mesi caldi, consentendo di essere fulcro di eventi di tipo culturale e ricreativo. Avrebbe, inoltre, una funzione essenziale per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e assicurare una migliore salute delle persone.” I presupposti e la volontà per dar gambe al progetto a questo punto sembrano esserci davvero tutti.
Massimo Angelo Sechi