Sassari si riscopre più attenta alle tematiche “green”. Lo dicono i numeri, lo dicono i fatti. Più controlli uniti all’apporto dei cittadini e delle associazioni di volontari stanno dando i loro frutti. È uno scenario decisamente promettente quello emerso stamattina durante la presentazione di “Sassari non si rifiuta” sui dati del decoro urbano e il rispetto ambientale al comando della Polizia Municipale. Sul concreto questo ha portato ad un’intensificazione degli accertamenti nei confronti dei trasgressori (da 34 a ben 133) e il relativo aumento del numero delle sanzioni comminate sia a singole persone sia ad aziende. In particolare i verbali in materia di rifiuti sono cresciuti da 44 a 186 nel giro di un anno e le notizie di reato e le relative denunce sono salite da 5 a 28. “Un dato importante – ha sottolineato il comandante della Municipale Gianni Serra – perché il lavoro di indagine per risalire ai responsabili dura mesi ed è molto complesso”. Anche gli esposti hanno subìto un impennata: da 12 a 58 quelli comunicati dai cittadini e da 11 a 23 del settore ambiente di Palazzo Ducale. È interessante notare come la maggior parte degli illeciti riguardino il cosiddetto “nomadismo dei rifiuti”, si tratta in sostanza di mondezza scaricata in modo improprio da parte di persone non residenti in città ma arrivate appositamente dall’hinterland, le quali cercano così di aggirare le norme vigenti nei propri paesi d’origine.
Le operazioni della Municipale, a cui hanno collaborato anche i barracelli e le guardie ecozoofile, sono state ad ampio raggio, sia in borghese che in divisa, attraverso indagini di polizia giudiziaria, controlli su spiagge e in tutto il territorio per scovare ogni violazione, dalla sigaretta buttata in riva al mare alle discariche abusive create da singoli o da aziende, utilizzando in alcuni casi anche telecamere nascoste. “Partiamo da vari indizi, come può essere la marca di un oggetto o una lettera in cui è indicato il destinatario – rimarca ancora il comandante Gianni Serra – e da lì, grazie ad un lavoro preciso, arriviamo ad individuare gli autori degli illeciti”. Antonio Piu, assessore alla Polizia municipale sottolinea come “Proprio la creazione di un gruppo di lavoro sia la carta vincente che sta portando ogni giorno a fermare questi comportamenti che pesano poi sulle tasche e l’ambiente di tutti”.
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In questo scenario, anche la comunicazione, soprattutto via “social”, ha avuto un ruolo importante sia per quanto riguarda le informazioni di base, sia per quanto riguarda la sensibilizzazione in senso stretto. L’amministrazione comunale di Sassari ha rimarcato, infatti, come il ruolo dei sassaresi sia stato decisamente attivo e propositivo, arrivando ad attivare segnalazioni puntuali e precise ai vigili urbani. Uno dei punti cardini è stata la campagna attivata dagli ecovolontari che, dopo aver seguito un corso di formazione, si sono messi a disposizione del Comune per spiegare alla popolazione come conferire in maniera corretta i rifiuti attraverso dei laboratori mirati e un profilo Facebook chiamato “Ecovolontari Comune di Sassari”. La pagina ora viaggia sui 17 mila “mi piace” ed è possibile fare domande su dubbi di vario genere oppure leggere consigli e suggerimenti. “Si lavora sempre per migliorare il servizio – ha spiegato l’assessore alle Politiche ambientali Fabio Pinna – in maniera tale da mantenere performance ottimali. Anche la collaborazione con le grandi utenze è stata un tassello essenziale che dobbiamo continuare a sviluppare. Basti pensare – continua – che grazie al tutoraggio compiuto dal settore Ambiente con l’Azienda ospedaliera universitaria, si è passati in due mesi dal 7 al 56 per cento di raccolta differenziata nelle strutture sanitarie dell’ateneo”.
Francesco Bellu