Sassari, blitz della polizia alle Canarie: erano latitanti da anni, quattro arresti

La famiglia Consolino, condannata nel 2005 a pesantissime pene detentive per spaccio di droga, si era trasferita armi e bagagli, nell’isola di Tenerife, alle Canarie. Ieri pomeriggio, con l’operazione “Wanted” coordinata dal capo della Procura della Repubblica di Tempio, Gregorio Capasso, gli uomini della squadra mobile di Sassari, diretta dal vice questore Dario Mongiovi, i colleghi dello Sco (il servizio centrale operativo della polizia ) e la collaborazione della polizia spagnola sono finiti in manette Michele Consolino, 48 anni, la convivente Angela Puddu di 53 anni, il fratello Michele Consolino di52 e la loro anziana madre, Maddalena Racca, 83 anni. I quattro devono scontare la condanna inflitta loro dal giudice unico del tribunale di Tempio, Francesca Cosentino per pene che variano dai dieci ai sette anni di reclusione. La sentenza, passata in giudicato dopo i tre gradi di giudizio, era diventata definitiva ma nel frattempo la famiglia Cosentino si era trasferita alle Canarie, dove è stata ritrovata dagli investigatori della squadra mobile di Sassari, grazie alle tracce elettroniche lasciate sui social .

L’operazione, scattata nella giornata di ieri, ha fatto finire in cella l’intero nucleo familiare. Tutti, nelle prossime ore, dovranno comparire davanti ai giudici spagnoli per la convalida del fermo, scattato sulla base di un mandato di cattura europeo disposto dalla Procura della Repubblica di Tempio. Il magistrato spagnolo stabilirà i tempi per l’estradizione dei quattro. Una famiglia, quella dei Consolino (all’epoca difesa dal cassazionista tempiese Mario Perticarà), che si era dedicata per oltre tre anni, dal 1997 al 1999, allo spaccio di droga, in particolare eroina. Maddalena Racca venne condannata a sette anni di reclusione (che dovrebbe scontare in carcere, fatta salva una diversa restrizione personale dovuta all’età avanzata), il figlio Michele Consolino deve scontare 10 anni, il fratello Domenico Consolino, 8 anni mentre la convivente di Michele, Angela Puddu, 8 anni di carcere.

La donna è stata fermata ieri mattina mentre stava andando al lavoro in un albergo di Tenerife, mentre il suo fidanzato è stato catturato mentre entrava nel cantiere edile dove lavorava come manovale. Nel nord dell’isola delle Canarie, a Playa Paraiso, sono stati invece raggiunti dalla polizia italiana Maddalena Racca e il fratello Domenico. Ai due gli agenti hanno sequestrato 6 mila euro in contanti, trovati in parte nell’abitazione e nelle tasche dell’uomo. Stando alle indagini condotte all’epoca dalla squadra mobile di Sassari e dai carabinieri di La Maddalena all’approvvigionamento della droga provvedevano Domenico Consolino e la moglie Angela Puddu. L’intera famiglia finì in carcere, e venne loro sequestrato un tesoretto di oltre cinquanta milioni di vecchie lire fatto in buoni del tesoro e preziosi. La droga veniva venduta a casa.

I clienti sapevano che nell’abitazione di Consolino avrebbero trovato sempre qualcuno disposto a cedere una dose di eroina in cambio di danaro o di qualche prezioso. Polizia e carabinieri, posizionando cimici e microtelecamere, avevano tenuto sotto controllo quel supermercato della droga, registrando l’attività criminale della famiglia. Le intercettazioni telefoniche avevano consentito il blitz, scattato nell’ottobre del 1999 e disposto dall’allora procuratore della Repubblica di Tempio, Valerio Cicalò. Angela Puddu e il suo compagno Domenico Consolino, di ritorno da Cagliari, vennero bloccati non appena sbarcati dal traghetto, con addosso 80 grammi di eroina. Gli imputati, dopo la scarcerazione e la sentenza di primo grado emessa nel 2005, avevano fatto perdere le loro tracce ma dopo il passaggio in giudicato della pena detentiva, essendo latitanti, era scattata la loro ricerca, conclusa ieri mattina.

G.P.C.

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