Avevano studiato i movimenti dell’imprenditore sassarese finito nel mirino – Giuseppe Mura, titolare di alcuni supermercati delle catene Eurospin e Crai – e speravano che alla fine della giornata portasse con sé i soldi prelevati dalle casse dei supermercati di famiglia. Tuttavia, i malviventi non avevano messo nel conto le precauzioni cui Mura ricorreva abitualmente, né la sua reazione istintiva e le videocamere di un negozio nelle vicinanze. Con l’accusa di rapina pluriaggravata in concorso e lesioni sono stati arrestati questa mattina Giovanni Sanna 48 anni, di Macomer, allevatore, Costantino Loi, 26 anni, di Ghilarza, dipendente di un macello a Macomer, e Domenico Soro, 33 anni, di Ozieri, residente ad Ardara, lavoratore agricolo saltuario.
A eseguire il mandato emesso dal gip Antonio Spanu su richiesta del pm Gianni Caria sono stati gli uomini della Questura di Sassari in collaborazione con la squadra mobile di Nuoro e i commissariati di Macomer e Ozieri. Secondo gli investigatori, coordinati dalla dirigente Bibiana Pala, i tre sono gli autori dell‘aggressione subita da Mura la sera del 22 febbraio scorso. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono stati Sanna e Loi ad aspettare l’imprenditore davanti alla sua abitazione, coprendolo col giubbotto che aveva con sé e cercando di immobilizzarlo tra una parete della casa e lo sportello dell’auto, mentre Soro era rimasto oltre la siepe a fare da palo. Mura aveva reagito e aveva sferrato un morso alla mano di Loi, costringendo gli uomini ad accelerare le operazioni e a darsi alla fuga con poche migliaia di euro di bottino.
Gli investigatori erano arrivati abbastanza velocemente a loro, grazie anche all’aiuto delle videocamere installate in un vicino negozio di generi alimentari. I tre erano già noti alle forze dell’ordine: Soro era stato arrestato qualche settimana prima per il furto di uno scooter da un concessionario di via pascoli, Sanna era stato già tenuto sotto controllo in passato perché è il fratello di Francesca Sanna, imputata nell’inchiesta bis per il sequestro di Titti Pinna, mentre Loi è suo nipote. Gli accertamenti hanno permesso di riscontrare che quest’ultimo aveva riportato una ferita a un dito compatibile con quella del morso subito da Mura. I tre si trovano nel carcere sassarese di Bancali a disposizione dell’autorità giudiziaria.