Saremar verso la privatizzazione. Pili (Unidos): “Salvare servizio e personale”

La compagnia di navigazione Saremar, partecipata regionale al 100%, viaggia verso la privatizzazione ormai travolta dai debiti. Il destino della società in house che finora ha garantito le tratte con le isole minore e la Corsica sembra segnato dalla brutta avventura con la Flotta sarda e un buco milionario. Ma c’è un coro di no.

“La Saremar deve essere salvata ad ogni costo per impedire che i pirati del mare mettano le mani anche sulla continuità territoriale per le isole minori. Se la Regione continuerà a perseguire una strada suicida con il fallimento della Saremar sarà chiaro il suo obiettivo di regalare anche quelle rotte ai privati di Tirrenia & soci”, lo ha detto il deputato di Unidos Mauro Pili (già presidente della Regione) in una assemblea a La Maddalena con il personale Saremar e i cittadini per illustrare la risoluzione che il parlamentare ha depositato alla Camera.

“Sostenere, come sta facendo la Regione, l’impossibilità di mantenere pubblica la continuità territoriale per le isole minori e per la Corsica – ha spiegato Pili – è la strada più facile per svendere le rotte ai signorotti della Tirrenia. Tutto questo deve essere impedito. Per questa ragione ho presentato un’articolata risoluzione in Commissione trasporti affinché Stato e Regione stabiliscano norme di attuazione puntuali per fermare le gravissime speculazioni che si potrebbero generare anche nelle rotte da e per le isole minori. Si tratta di un percorso puntuale e definito con richiami chiari e codificati per affrontare il salvataggio della Saremar. Tutto questo deve avvenire nel presupposto che si tratta di un diritto inalienabile e riconosciuto di un servizio universale e della continuità territoriale con le isole”. “In questo quadro assume rilievo l’esigenza di mantenere in capo alla Regione la gestione del servizio di continuità territoriale tra le isole minori. In tal senso – ha precisato Pili – ci sono due elementi decisivi. Il primo è quanto disposto dalle comunicazioni europee e dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea. In prima battuta la Direzione generale Energia e Trasporti della commissione europea ha scritto: ‘ai fini dell’applicazione del regolamento sul cabotaggio marittimo è del tutto irrilevante che gli operatori del servizio pubblico siano pubblici o privati’. A questo si aggiunge il dispositivo della corte di giustizia che viene richiamato così dalla Commissione Europea: ‘se le regioni effettuano il servizio in house ai sensi della sentenza Anav della Corte di giustizia e tutti i relativi requisiti sono rispettati, il regolamento può considerarsi correttamente applicato’. E questo riconoscimento di funzione pubblica di Saremar è esplicitato dalla stessa Commissione. Per questo motivo è improcrastinabile un intervento che possa ripristinare un pieno e adeguato servizio di continuità territoriale tra la Sardegna e le isole minori, salvaguardando i livelli occupazionale e garantendo una gestione diretta del servizio stesso”.

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