Saremar, oltre un migliaio in piazza a La Maddalena: “No ai licenziamenti”

Le mogli dei marittimi della Saremar scendono in piazza a La Maddalena, ma non da sole. Erano oltre un migliaio oggi nell’isola per il corteo, partito dal Municipio, che ha percorso le via della città. I manifestanti si sono poi imbarcarsi sul traghetto per Palau, per poi ritornare in Municipio, dove, dal 29 settembre scorso, un gruppo di lavoratori occupa la sala consiliare. Presente anche una delegazione dei lavoratori di base a Carloforte ed i sindaci di La Maddalena, Palau e Santa Teresa di Gallura. “Il nostro è un grido per difendere il lavoro ma anche per tutelare il servizio pubblico e scongiurare il rischio di chiudere le comunità isolane in riserve”, racconta Tiziana Chiscuzzu, moglie di un dipendente della compagnia da 37 anni, e una delle promotrici del “movimento delle famiglie dei marittimi della Saremar”.

A settembre i 167 dipendenti della Saremar hanno ricevuto le lettere di licenziamento, che scatterà dal 31 dicembre prossimo. “A questi bisogna poi aggiungere i 200 lavoratori dell’indotto, come le biglietterie, il cui posto di lavoro è a rischio”, spiega Vittorio Verraccina, del “Movimento lavoratori Saremar”, che aggiunge come “la Regione ha stabilito di privatizzare la compagnia di navigazione fino a oggi al 100 per cento pubblica, col rischio che questo possa comportare un aumento del costo dei biglietti e il non riconoscimento del diritto acquisito dai lavoratori. Noi siamo convinti che ci siano ancora le condizioni per tenere in vita la società pubblica”, conclude Verracina. Al momento sarebbero almeno cinque gli armatori privati interessati alle tratte.

“Sulla vertenza Saremar noi di Sel faremo la battaglia fino in fondo. Nei prossimi giorni il Governo definirà il testo della prossima legge di stabilità. Penso che in quella occasione possa essere proposta una norma che tratti i collegamenti marittimi delle isole minori, o come meglio dire ‘delle piccole isole'”. Lo ha dichiarato il senatore di Sinistra Ecologia Libertà, Luciano Uras. “La legge di stabilità verrà inviata all’esame del Senato. La Regione – ha proseguito Uras – dovrebbe istruire le seguenti questioni e formulare delle proposte di nuove norme per la definitiva soluzione della vertenza Saremar: 1) la sospensione di ogni provvedimento di liquidazione della Società fino alla definizione del percorso di riorganizzazione del servizio pubblico di collegamento; 2) la sospensione di ogni provvedimento di licenziamento; 3) la definizione delle disposizioni di salvaguardia della occupazione e dei trattamenti retributivi e previdenziali dei marittimi Saremar, come per altro si è già legiferato per situazioni analoghe. A ciò si dovranno ovviamente aggiungere le determinazioni necessarie ad assicurare i collegamenti in numero e qualità a tutela dei diritti dei cittadini delle isole. Un regime di mobilità – ha concluso il parlamentare – serio e rispettoso dei principi di uguaglianza dei cittadini”.

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