La Sardegna è la regione italiana con la più alta percentuale di giovani tra i 20 e i 29 anni in cerca di lavoro conviventi con i genitori: esattamente 21,8%, secondo un’elaborazione di “Italia Lavoro” relativa al 2012. Dopo la Sardegna ci sono la Sicilia (19,7%), la Calabria (18,9%) e la Campania (17,7%).
È uno dei dati emersi questa mattina nel corso del seminario formativo promosso dalla Cisl, “Famiglia nel crocevia del malessere economico, sociale e culturale della Sardegna”. Il numero più elevato di figli tra i 20 e i 29 anni conviventi con mamma e papà si riscontra in Lombardia (670 mila). In Sardegna invece i ragazzi che rimangono a casa in quella fascia di età sono 151.831. L’isola, secondo quanto emerso nel seminario, è la regione italiana in cui nel 2012 si è rilevato il maggior incremento degli sfratti eseguiti rispetto all’anno precedente.
Presente al convegno anche il segretario generale della Cisl sarda, Oriana Putzolu. Il sindacato ha presentato una piattaforma per la battaglia contro emergenza e crisi. Chiedendo una regia, e magari un assessorato o un dipartimento regionale della famiglia e del welfare, per affrontare in modo trasversale e con un maggiore coordinamento politiche abitative, di trasporto, giovanili eccetera. La Cisl chiede anche un “osservatorio sulla famiglia”. Uno degli obiettivi è quello di “monitorare l’efficacia dei provvedimenti e la loro ricaduta in termini di benefici e servizi”.