Oggi sono arrivate le prime lettere di licenziamento ai lavoratori di Sardegna Uno, l’emittente televisiva che il 5 agosto scorso è stata ceduta dall’imprenditore Giorgio Mazzella, Presidente della Banca di Credito Sardo (Gruppo Intesa), al proprio dipendente Sandro Crisponi per la simbolica cifra di quattromila euro. Sono destinate a tre dipendenti dell’area tecnica e amministrativa.
La notizia è contenuta in una nota congiunta formata dalla Cgil Slc, di Cagliari, e dall’Assostampa, sindacato dei giornalisti. “Si avvia a conclusione una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri e che inutilmente, ma con forza i lavoratori di Sardegna Uno hanno in tutte le sedi tentato di portare all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica e delle istituzioni”, così di legge. E ancora i sindacati puntano il dito contro l’indifferenza: “Sconcerta la totale distrazione della politica e la mancanza di qualsiasi presa di posizione da parte della nuova Giunta Regionale sia in riferimento alle pesanti ricadute occupazionali per tanti lavoratori e per le loro famiglie che per il ruolo specifico che l’emittente aveva fino ad oggi svolto nell’ambito della cultura e dell’informazione”. E traccia un quadro dalle tinte fosche per l’emittente tv: “Il dimezzamento di Sardegna Uno voluto dalla nuova proprietà procede, dunque, speditamente nell’indifferenza generale: finito il momento della solidarietà, inizia quello dell’occupazione dei posti e delle attività appaltate a collaboratori esterni”.
E ancora nel comunicato i sindacati ricordano che “dopo la chiusura della fase amministrativa, prevista dalle procedure della legge 223/91 , avvenuta il 24 aprile scorso con il mancato accordo in Provincia, l’azienda ha 120 giorni di tempo per completare la riduzione di personale annunciata e licenziare 12 lavoratori”. Tempo previsto: quattro mesi, e sarà ormai quasi autunno.
Cagliari 30.05.2014
Le Segreterie