“I posti nelle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina sono insufficienti per soddisfare il fabbisogno reale”. Questa è la preoccupazione espressa dal presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, in merito alla “difficoltà che le strutture specialistiche della Sardegna rilevano nel reperire medici in diversi ambiti, rendendo quasi impossibile mantenere efficienti i reparti”.
La mappa. Secondo quanto emerge dal decreto del Miur con la distribuzione dei posti pubblicato il 12 luglio scorso, alla Sardegna ne spettano 189 tra Cagliari e Sassari finanziati con risorse statali e regionali. Complessivamente in Italia sono 6.934 (6.200 con risorse statali), nel 2017 erano 6.676. “Le scuole sfornano un numero insufficiente di specialisti – sostiene Sabatini – mancano, infatti, diverse categorie mediche, quali gli anestesisti”. Il problema, ricorda il vicesegretario del Pd, è a monte e “risiede nella programmazione sanitaria nazionale che non amplia il numero dei posti”. In Sardegna, poi, “si percepisce con maggiore peso, poiché i reparti sono ormai al collasso, privi di personale medico specializzato e sanitario in generale”. Ora, aggiunge, “è necessario che il presidente Pigliaru e l’assessore Arru aprano un confronto con il Governo nazionale per mettere fine a questa situazione disastrosa: è fondamentale ottenere dei margini di azione più ampi e un numero di accesso alle professioni sanitarie maggiormente in linea con le esigenze del settore”. Per questo Sabatini ha annunciato la presentazione di una mozione in Consiglio regionale per impegnate il governatore ad aprire un tavolo con lo Stato per trovare una soluzione “in tempi utili e scongiurare il collasso totale di alcuni reparti”.