Si ritroveranno dagli 800 ai 1.400 euro in più nello stipendio i 137 medici pediatri titolari di incarichi a tempo indeterminato nelle sedi disagiate e disagiatissime della Sardegna. È questo il succo dell’accordo siglato tra i sindacati dei pediatri di libera scelta e la Regione, con un’intesa valida per tre anni, per affrontare la problematica della carenza medici.
Le sedi a rischio sono state individuate secondo la rispondenza ad almeno cinque dei sette criteri stabiliti dalle linee guida regionali. Confermate 96 sedi disagiate per la pediatria già attive, a cui si aggiungono ulteriori 41 sedi, tra disagiate e disagiatissime. “Un risultato importante – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria – per riconoscere un incentivo economico ai pediatri che scelgono di lavorare in quelle sedi oggettivamente svantaggiate a causa, ad esempio, dei collegamenti o per la loro distanza dagli ospedali e dove oggi si registra maggiore difficoltà a trovare medici disposti a ricoprire incarichi”.
Previste retribuzioni mensili aggiuntive di 800 euro per le sedi disagiate e di 1.400 euro per le sedi disagiatissime, per questo la Regione ha stanziato 600mila euro l’anno dal bilancio regionale. “Oggi la carenza di medici non risparmia l’assistenza primaria, inclusa quella dei pediatri di libera scelta – precisa Doria -. Il diritto all’assistenza e alle cure, sancito dalla stessa Costituzione, per essere ‘compiuto’ dovrebbe prevedere diverse regole di ingaggio e non quelle oggi troppo rigide previste oggi dai contratti collettivi nazionali di lavoro”.