di Umberto Zedda
“Ero in biblioteca e dopo essere tornata dalla mensa per pranzo ho poggiato la borsa nella sala lettura per andare a prendere il caffè, a quel punto qualcuno è salito, mi ha frugato dentro la borsa e ha rubato il portafogli”. A dirlo è Francesca Pillosu, la studentessa che mercoledì 14 ha subito un furto alla Biblioteca Dante Alighieri nel plesso di Sa Duchessa. “Mentre raggiungevo il mio posto alcune ragazze mi hanno raggiunto per dirmi che qualcuno mi aveva frugato dentro la borsa e quando ho controllato il portafogli era sparito”. La reazione è stata immediata, ma ha portato a una scoperta sconcertante. “La prima cosa che ho fatto è stato andare dalla guardia per vedere i video delle telecamere di sorveglianza ma purtroppo queste non sono in funzione”.
Sebbene gli avvisi sulla presenza della videosorveglianza siano ben visibili, le telecamere sono inattive da tempo, e questo ha fatto precipitare la vicenda in un vicolo cieco. “Ho perso tutto: documenti, tessere del pullman, contanti e anche effetti personali – prosegue –. Ho sporto denuncia ai carabinieri, ma mi hanno solo consigliato di bloccare le carte”.
Il caso di Francesca non è rimasto però isolato, e ha innescato una reazione. Il giorno successivo al furto uno studente ha lanciato una raccolta firme per chiedere maggiore sicurezza negli spazi della biblioteca. L’iniziativa nata spontaneamente punta a sollecitare un intervento dell’Ateneo con il ripristino delle telecamere di sorveglianza. “È inaccettabile che nel 2025, in un luogo pubblico frequentato quotidianamente da studenti e cittadini, la sicurezza venga ancora trattata con superficialità: le vecchie telecamere risultano ormai dismesse da oltre vent’anni”, si legge nel testo che accompagna la petizione.
“Molti ci hanno raccontato di altri furti, anche in altri plessi, dunque non si tratta di casi isolati – racconta Daniele Mogoro, ideatore della petizione -. Ci hanno raccontato che questo è il quarto furto dell’anno oltre anche a casi di stalking. Queste cose dovrebbero farci ribrezzo. Ho pensato di intervenire subito con una raccolta firme perché essendo periodo di elezioni studentesche non volevo che la cosa venisse buttata in politica. Ho stampato i fogli ieri pomeriggio e già la sera avevo raccolto 180 firme. Attualmente la petizione sta girando anche alla Cittadella di Monserrato”. Cosa chiedono dunque: “Vorremmo delle telecamere di sorveglianza funzionanti. I guardiani sono soli a controllare più sale, in un rapporto di 1 a 400, in una biblioteca che per di più è pubblica, dunque accessibile a tutti”.
Il giorno stesso è stata inviata una mail alla direzione chiedendo che i problemi relativi alla sicurezza venissero risolti ma: “Chi dovrebbe dirigere viene solo il lunedì, mentre in settimana non si può parlare con nessuno. Attualmente non abbiamo ancora avuto risposta” Gli studenti raccontano che i problemi avvengono anche la notte per via dell’assenza di illuminazione esterna: “spaventa andarsene quando fa buio perché all’esterno le luci sono sempre spento, e per i guardiani è peggio ancora dato gli orari che fanno”. Al momento la petizione ha raggiunto circa 220 firme tra gli studenti e le studentesse che frequentano la biblioteca ma, spiega Daniele Mogoro: “i numeri aumentano se contiamo anche quelli di Monserrato”.