Rogo sotterraneo Molentargius, tempi stretti. Secondo esposto in Procura

Si stringono i tempi per l’emergenza ambientale nel Parco di Molentargius, interessato nella parte che si affaccia su Quartu Sant’Elena, da un rogo sotterraneo che sta esalando fumi nocivi tanto che il sindaco della terza città della Sardegna ha dovuto emettere diverse ordinanze nelle quali oltre a chiudere tre scuole vieta ai cittadini di aprire porte e finestre nel raggio di 500 metri dalla zone dell’incendio nel sottosuolo. Alla fine della mattina è prevista l’apertura delle buste della procedura negoziata per l’affidamento dei lavori necessari per creare un varco fra la vegetazione e arrivare con i mezzi pesanti a movimentare la terra che sarà sparsa sopra l’incendio per soffocarlo, come stabilito nei giorni scorsi. L’esito dell’affidamento sarà illustrato dal direttore del Parco di Molentargius al sindaco di Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas, e agli altri componenti del centro operativo comunale che è stato convocato questo pomeriggio alle 16. Nel frattempo il comitato No Diossina, che ha già presentato un esposto alla Procura di Cagliari (un altro è stato protocollato dal Gruppo di intervento giuridico), oggi ha inviato un’integrazione a questa segnalazione sollecitando, con l’avvocato Renato Chiesa, un accertamento tecnico non ripetibile sui fumi e sulle sostanze presenti nel terreno, prima che venga posizionata la terra.

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