Rivolta a Orgosolo: la squadra femminile di softball esclusa dal campionato nazionale. “Siamo state discriminate”

Le ragazze del softball di Orgosolo discriminate dal campionato nazionale. Ecco la nota stampa di denuncia inviata dalla società:

“L’ultima notizia arriva a seguito dell’assemblea del 19 Gennaio 2013 tenutasi a Parma in cui è stata deliberata l’attività agonistica per il 2013 dei campionati di A di baseball, IBL 2, ISL e A2 softball. 

Durante la seduta il Consiglio Federale ha deliberato le squadre che, grazie al ripescaggio, potranno militare nell’anno 2013 nel campionato di A2 softball. Questo campionato è strutturato su base nazionale e non più regionale come invece è quello della Serie B, dunque chi partecipa a tale campionato è disposto ad affrontare squadre provenienti da tutta Italia, comprese le Isole. L’esito dell’assemblea invece non sembra affermare lo stesso principio in quanto, dopo che: in un primo momento la scelta da parte del Consiglio Federale sembrava essere quella di non accettare le domande di ripescaggio in quanto avrebbero obbligato le squadre presenti nella penisola a dover effettuare trasferte anche verso la Sardegna; in un secondo momento invece la scelta è stata quella di ripescare la squadra dell’Atoms’ Chieti.
L’Atoms’ Chieti nel Settembre 2012 ha partecipato al concentramento tenutosi a Livorno in cui le 4 squadre qualificatesi per le finali potevano accedere alla serie A2 attraverso il meccanismo dei play-off.
Le squadre si sono affrontate in 2 giornate in cui la classifica finale segnalava:

• 3 Vittorie da parte della squadra livornese
• 2 Vittorie della squadra Bulls Rescaldina
• 1 Vittoria della squadra Supramonte Softball
• 0 Vittorie della squadra Atoms’ Chieti.

A fronte di tali esiti, le prime due squadre hanno avuto accesso diretto alla serie A2 di softball, le altre due hanno effettuato nei tempi e nei modi previsti regolare domanda di ripescaggio.
Le ragazze del Supramonte Softball avevano accettato l’esito dell’assemblea che in un primo momento sembrava rigettare tutte le domande di ripescaggio, ma a seguito della notizia che segnalava la promozione della suddetta squadra (Atoms’Chieti) non ci stanno. Sul campo l’Atoms’ Chieti si è qualificata alle spalle della squadra sarda ed è per questo che non può accedere alla promozione prima della 3° qualificata.
Le ragazze del Supramonte ritengono che questo sia un episodio da condannare in quanto si tratta di una discriminazione inaccettabile su base regionale, infatti appare evidente che l’intento è quello di disputare un campionato nazionale ma al quale vi possono accedere solo le squadre della penisola; realizzando così un campionato di A2 softball confinato allo stivale.
Il risultato della vicenda è che: il Consiglio Federale cedendo al ricatto delle squadre militanti già in A2, che in caso di ripescaggio della squadra Orgolese avrebbero minacciato il ritiro da tale competizione; ha dato vita a un vergognoso atto di discriminazione facendo di fatto scomparire da tutti i campionati la prima squadra del Supramonte Softball. Infatti bisogna ricordare che nell’anno 2013 in Sardegna nessuna squadra partecipa al campionato di serie B e perciò viene tolta la possibilità alla formazione sarda di disputare gare di un livello sufficiente per la preparazione ai play-off 2013.
Sulla base di quanto descritto le atlete vorrebbero sapere quali sono stati i criteri di ripescaggio in quanto se la squadra del Supramonte Softball non è stata ammessa al campionato maggiore non può esserlo per merito neanche la squadra dell’Atoms’Chieti in quanto in termini di punti si trova ad essere ultima in classifica e comunque dopo la squadra orgolese.

Chiediamo chiarezza sull’episodio discriminatorio e inoltre si chiede: l’ammissione di tutte le squadre di A2 softball o l’esclusione immediata della squadra abruzzese in quanto ultima in classifica alle finali nazionali dei play-off”.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share