Ritardo degli stipendi per trenta dipendenti. Consorzio Camù, lavoratori in sciopero

È previsto uno sciopero dei lavoratori dei centri culturali del comune di Cagliari (castello san Michele, Exmà, Ghetto, Infopoint e mediateca Mem), venerdì 21 ottobre. La mobilitazione è legata alle condizioni dei circa 30 dipendenti del Consorzio Camù, che lamentano il ritardo nel pagamento degli stipendi, ma riguarda il settore nel suo complesso, caratterizzato dalla “perenne incertezza per i cambi d’appalto ma anche per l’applicazione di contratti diversi da quello di riferimento, Federculture“.

C’è dell’altro. A pochi giorni dalla scadenza dell’affidamento della gestione del Ghetto, a fine mese, l’amministrazione comunale non ha ancora provveduto a bandire una nuova gara, “nonostante le rassicurazioni fornite nei mesi scorsi anche dal sindaco ai sindacati sulla programmazione di bandi pluriennali”, spiegano Fp Cgil e Uil Pa che denunciano, oltretutto, la comunicazione, da parte del Consorzio Camù, dei licenziamenti in vista della scadenza dell’appalto al Ghetto.

La mobilitazione va avanti da mesi e già lo scorso 20 maggio era stato dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori dei centri culturali, che rivendicavano “il corretto e puntuale pagamento degli stipendi“. Si erano poi svolti gli incontri, anche con l’amministrazione comunale, per affrontare l’emergenza stipendi e ragionare sulla prospettiva dei servizi ma ad oggi i problemi denunciati restano ancora aperti. “Nonostante l’impegno del Comune di Cagliari a sostituirsi al Consorzio Camù per il pagamento delle retribuzioni – hanno spiegato i segretari Fp Cgil e Uil Pa provinciali Nicola Cabras e Maria Giorgia Vargiu – i ritardi si sono accumulati e, in generale, non s’intravedono certezze sul futuro dei servizi”. Secondo i segretari “è necessario un intervento risolutivo da parte dell’amministrazione comunale, anche in riferimento all’applicazione senza eccezioni del contratto Federculture e a un cambio di modello nella gestione complessiva dei servizi per la cultura, che dovrebbe superare il metodo dell’appalto come strumento privilegiato”. Su questo punto, c’era stato l’impegno del Comune ad avviare un percorso ma, al momento, non sembra ci sia stato seguito. “Eppure – concludono Fp Cgil e Pa Uil – sarebbe una scelta importante, proprio nella direzione della continuità e garanzia occupazionale in un comparto che svolge un servizio pubblico ma risente di una assoluta precarietà”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share