Che fine hanno fatto le assunzioni degli archivisti del concorso del Ministero dei beni culturali annunciate con enfasi lo scorso luglio? Se lo chiedono i vincitori della selezione. Tra loro dieci archivisti sardi. Alcuni dei quali destinati alla Soprintendenza Archivistica della Sardegna e agli Archivi di Stato dell’Isola, “drammaticamente sotto organico”, spiegano i funzionari che attendono di poter iniziare a lavorare. Attualmente, infatti, “la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, per svolgere le sue funzioni di vigilanza e tutela sugli archivi privati e degli enti pubblici dell’isola può contare solo su un dirigente e un funzionario archivista. Mentre gli Archivi di Stato di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, istituti fondamentali per la ricerca e deposito delle memorie storiche, contano un unico funzionario archivista ciascuno, che svolge anche il ruolo di direttore dell’istituto”, spiega un comunicato.
Le assunzioni sono state congelate lo scorso 17 novembre, quando il ministero dei Beni Culturali ha deciso di sospendere temporaneamente la graduatoria. “A oggi non conosciamo chi ha realmente ordinato la sospensione né comprendiamo i motivi e i tempi della stessa: si tratta di un atto gravido di conseguenze per le 127 persone che attendono di essere assunte e che ora s’interrogano sui passi da compiere per tutelare la propria posizione, non avendo nessuna certezza riguardo ai tempi, alla sussistenza in futuro degli stanziamenti attualmente previsti per l’assunzione e prossimi alla scadenza, insomma al destino della loro effettiva presa in servizio”, scrivono i neo-funzionari.
Appena 10 giorni prima, il 7 novembre, la notizia che le immissioni in servizio di tutti i profili del concorso sarebbero avvenute entro il 31 dicembre, nonostante gravassero due richieste di sospensiva al Tar, una delle quali sugli archivisti.
ll ricorso al Tar riguarda la rivalutazione dei titoli di una candidata collocata in graduatoria oltre la 127esima posizione e per la quale il giudice ha disposto un riesame senza ordinare alcuna sospensione. L’ordinanza, di conseguenza, non dovrebbe in alcun modo incidere sulle assunzioni dei primi 127 vincitori e idonei già disposte dal decreto direttoriale del Mibact dello scorso 6 luglio.
Intanto centinaia di studiosi e professori universitari hanno sottoscritto una petizione per sbloccare l’impasse delle assunzioni.
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