Ristoratore morto in ospedale, Procura apre fascicolo per omicidio colposo

Bisognerà attendere gli esami istologici e il completamento delle analisi di laboratorio sui campioni prelevati dal medico legale Roberto Demontis per chiarire le cause del decesso di Antonello Spissu, ristoratore di 63 anni, morto il 12 maggio dopo alcuni ricoveri: prima al Santissima Trinità di Cagliari poi in una clinica privata per gli effetti legati ad un ictus celebrale di fine gennaio, quindi trasferito d’urgenza al Policlinico di Monserrato a seguito di un malore.

Su esposto della moglie, il sostituto procuratore del Tribunale del capoluogo sardo, Andrea Massidda, ha sequestrato la salma e aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, affidando l’incarico al consulente Roberto Demontis che oggi ha eseguito l’autopsia. Nel frattempo, la famiglia si è rivolta allo Studio3a-valore spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. La consorte di Spissu aveva presentato un esposto querela ai carabinieri perché, fa sapere lo Studio 3a, “le numerose vicissitudini ospedaliere toccate al marito, già in partenza un paziente fragile in quanto affetto da diabete, dopo l’ictus cerebrale che l’aveva colto il 31 gennaio di quest’anno. In primis il contagio da Covid-19 contratto mentre era ricoverato all’ospedale, circostanza difficile da accettare”.

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