L’accusa è di aver abbandonato rifiuti sanitari pericolosi e a rischio infettivo provenienti dai laboratori di analisi nei terreni, senza utilizzare lo smaltimento previsto per i rifiuti di questo tipo. Per questa ragione quattro laboratori di analisi a Serramanna, Dolianova, Capoterra e Sarroch sono stati sequestrati dagli uomini del Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale. Indagato l’amministratore delle due società che gestiscono i laboratori.
Nelle quattro strutture, secondo quanto accertato dagli investigatori, vengono eseguite analisi per privati ed enti pubblici e le provette e i materiali di scarto delle analisi sarebbero stati gettati nei terreni di campagna, senza conferirli nei luoghi autorizzati. Le indagini sopo partite a seguito del ritrovamento di migliaia di provette nell’alveo di un fiume. Su delega del Pm, Diana Lecca sono scattati gli accertamenti del Corpo forestale, sfociati ieri in un decreto di sequestro preventivo firmato dal Gip Ermengarda Ferrarese eseguito oggi. L’amministratore della società è pronto a difendersi.
“Il mio assistito respinge le accuse – ha evidenziato l’avvocato Daniele Condemi che difende l’amministratore – respinge l’ipotesi che ci sia stato un inquinamento grave”. Il legale è pronto a dare battaglia. “In quei laboratori lavorano venti persone, nelle prossime 48 ore chiederemo una attenuazione della misura. Il mio assistito, che fa parte della società subentrata a gestire i laboratori, è sicuro di aver operato nel rispetto delle regole”.
(Foto di repertorio)