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Rifiuti di Piscinas a Cagliari, Massimo Zedda: “La città non può diventare pattumiera dell’Isola”

Ha raccolto i rifiuti lasciati nella spiaggia di Piscinas e li ha gettati a Cagliari. Per questo una trentacinquenne cagliaritana, Ilaria Multis, è stata multata dalla polizia. Sulla vicenda – raccontata ieri da Sardinia Post – è intervenuto oggi il sindaco Massimo Zedda. Nonostante il clamore e la solidarietà manifestata verso la donna, per il sindaco la questione “è molto semplice: Cagliari non può diventare la pattumiera della Sardegna. Soprattutto i cagliaritani non possono e non devono pagare lo smaltimento di rifiuti prodotti da altri. Queste regole valgono nella maggior parte dei Comuni italiani e valgono anche a Cagliari, dove il servizio di controllo è attivo da tempo”.

“Abbiamo in città circa 154mila residenti”, prosegue la nota di Zedda. “I rifiuti presenti equivalgono a quelli di una città che ha il doppio degli abitanti. Significa che molti, da fuori Cagliari, portano qui i loro rifiuti e i cagliaritani ne pagano lo smaltimento. E’ un problema che riguarda tutte le grandi città ed è un dato che influisce non poco sul costo che ogni cittadino paga attualmente per il servizio di raccolta dei rifiuti”.

“Detto questo, spiace perché nel caso specifico le intenzioni erano le migliori“, conclude la nota. “Ma è giusto ricordare che per non pagare multe sarebbe stato sufficiente lasciare i rifiuti nei cestini dei chioschi presenti vicino agli accessi della bellissima spiaggia di Piscinas, gli unici percorribili creati apposta per proteggere le dune. L’altra possibilità sarebbe stata quella di portare i rifiuti nel proprio comune di residenza, dove si paga la Tari (tassa sui rifiuti). Certi della buona fede della protagonista del caso specifico, non possiamo suggerire l’idea che ognuno possa portare rifiuti a Cagliari e lasciarli nei cassonetti in città. Dispiace, di nuovo, che una persona civile debba pagare per i rifiuti abbandonati da alcuni incivili”.

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