Gli uomini della Forestale di Oristano, nell’ambito di una complessa indagine coordinata dalla Procura, hanno individuato e posto sotto sequestro un’area e alcuni locali utilizzati come autofficina meccatronica, dove venivano illecitamente gestiti rifiuti speciali e pericolosi.
L’autofficina operava senza le necessarie autorizzazioni amministrative, quali l’iscrizione al registro delle imprese esercenti l’attività di autoriparazione e la dichiarazione di inizio attività.
Durante l’ispezione sono stati rinvenuti: diversi autoveicoli in riparazione, rifiuti speciali (pericolosi e non), tra cui oli minerali esausti e materiali ferrosi, componenti meccaniche nuove e usate, attrezzature per la riparazione delle autovetture. Tutti i materiali sono stati gestiti in violazione delle normative ambientali. Grazie anche alla collaborazione con la Compagnia barracellare competente per territorio, le indagini hanno consentito di collegare un cumulo di rifiuti rinvenuto nelle campagne di Riola Sardo all’attività illecita dell’autofficina.
Gli investigatori del Corpo hanno accertato che l’attività, condotta da un 35enne residente a Cabras, era priva di qualsiasi autorizzazione amministrativa e ambientale. Il titolare è stato denunciato per abbandono e gestione illecita di rifiuti. Per questi fatti la pena prevista è quella dell’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro se si tratta di rifiuti non pericolosi oppure, dell’arresto da sei mesi a due anni con l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro, se si tratta di rifiuti pericolosi. Al titolare dell’officina inoltre è stata contestata una sanzione amministrativa di oltre 5.000 euro, tutte le attrezzature dell’officina sono state sottoposte a sequestro preventivo per fini di confisca.