Rifiuti a Molentargius, il Comune dà il via alle operazioni di bonifica

Nei giorni in cui la pulizia e la bonifica del Parco di Molentargius sono tornati al centro dell’interesse pubblico in seguito all’emergenza dovuta alla combustione nel sottosuolo nei pressi di via Bizet, l’assessorato all’Ambiente del Comune di Quartu Sant’Elena ha avviato un piano di monitoraggio che punta a riordinare dal punto di vista ambientale tutto il territorio cittadino situato ai limiti della zona umida. È stata già avviata una campagna di intervento, in collaborazione con De Vizia, la ditta che si occupa dell’igiene pubblica in città, per ripulire le strade di accesso al Parco. Via Molentargius e via Don Giordi sono state già sgomberate dai rifiuti abbandonati senza ritegno. Peraltro in alcuni casi le procedure per lo smaltimento comportano tempi lunghissimi, in particolare per quanto riguarda l’amianto, che richiede l’intervento di una ditta specializzata, la caratterizzazione e poi anche un parere dell’Assl prima di poter essere rimosso.

Domani avrà inizio il vero e proprio monitoraggio dei terreni di competenza del Comune ai confini con quelli facenti parte del territorio gestito dall’Ente Parco. Grazie a questa verifica sul campo sarà possibile avere un quadro completo della situazione, utile sia a capire quali sono le zone più vulnerabili, sia a rendersi conto di quali siano i punti dove è più urgente l’intervento. Il monitoraggio permetterà anche di individuare con precisione quali sono le aree di competenza pubblica e quali invece i terreni privati che, qualora non adeguatamente controllati o recintati, diventano terra di conquista per gli incivili e quindi aree di degrado. Stabilita con precisione la competenza dell’Ente sarà possibile anche realizzare il calcolo dei costi necessari a una pulizia generale di tutta l’area gravitante intorno al Parco. “L’emergenza Molentargius ha risvegliato il sentimento ambientale che questa amministrazione sta sostenendo dal suo insediamento – spiega l’assessora all’Ambiente Tiziana Terrana – Ora proveremo a capire se da parte dell’assessorato regionale dell’Ambiente c’è la volontà di avviare un lavoro integrato”.

 

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