Rifiuti a Cagliari, la città sporca e cara: Tari alle stelle, è la 2° più alta d’Italia

A Cagliari si paga la seconda Tari più alta d’Italia, con una media di 481 euro. Solo a Catania la tassa sui rifiuti è più salata, a quota 504 euro. Per il resto, in tutti gli altri capoluoghi di provincia del nostro Paese si spende meno. Eppure, malgrado un costo così elevato, Cagliari resta una città sporca. A Potenza, invece, la Tari meno alta: lì si sborsano appena 121 euro annui.

Cagliari è molto sopra la media nazionale, a quota 300 euro. Sul dato regionale, invece, in Sardegna si registra una leggera flessione dell’1,5 per cento, che è la somma dei valori comunali. La classifica la guida il Trentino Alto Adige, dove si registra la spesa più bassa, a 193 euro. La regione dove si paga di più è invece Campania, con 419. In Sardegna la media è di 340 euro, che sono cinque in meno rispetto al 2019.

I dati sono contenuti nel rapporto ‘Rifiuti urbani 2019‘ elaborato dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale. Nel 2018 gli italiani hanno prodotto 30,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (+2% rispetto al 2017). La maggioranza al Nord (47,5%) seguito dal Sud (30,5%) e infine dal Centro (22%). Ma si tratta di un dato legato alla demografia, visto che nel Settentrione ci sono molti più abitanti rispetot al resto d’Italia.

La media nazionale di raccolta differenziata ha raggiunto il 58,1 per cento (+2,6 punti percentuale rispetto al 2017), mentre il 22 finisce in discarica. A livello di aree geografiche, primeggia in raccolta differenziata anche in questo caso il Nord (67,7%) seguito da Centro (54,1%) e Sud (46,1%). Le percentuali più elevate e al di sopra del 70 per cento si registrano in Veneto (73,8%), Trentino Alto Adige (72,5%), Lombardia (70,7%); le più basse e sotto la soglia del 40 in Sicilia (appena il 29,5%) e Molise (38,4%).

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