Riapre il primo tratto di via Roma a Cagliari, Massimo Zedda critica il progetto. “E ora non darò più tempistiche finché non avremo certezze”

di Umberto Zedda

Dopo mesi di lavori e disagi per residenti e commercianti, oggi riapre il primo tratto di via Roma a Cagliari. Un’apertura che arriva con ritardo rispetto alle previsioni iniziali e che segna solo una tappa intermedia di un cantiere ancora lontano dal completamento. La riqualificazione della storica strada ha subito diverse modifiche rispetto al progetto originale, con interventi richiesti dalla Soprintendenza e imprevisti legati ai ritrovamenti archeologici: viabilità provvisoria in attesa del secondo lotto di lavori con il ripristino di alcuni sensi di marcia; due corsie; area per bambini al centro della via; e passeggiata ciclopedonale.

Un progetto cambiato in corso d’opera

Uno degli aspetti più discussi è l’assenza del bosco urbano inizialmente previsto. “Non c’è il bosco perché era stato progettato senza l’approvazione della Soprintendenza, che ha chiesto di ripristinare il granito della storica via Roma”, ha spiegato il sindaco Massimo Zedda. Un cambiamento che ha comportato un costo aggiuntivo significativo: “Per me, 8-10 milioni di euro per aver tolto e poi ripristinato il granito si sarebbero potuti usare per altro”.

Anche la viabilità è stata rivista rispetto ai piani originali. “Non c’era un’idea chiara iniziale: nella corsia dei pullman passerà la metro, e stiamo chiedendo che possano transitare anche gli autobus”, ha dichiarato il sindaco. Sono stati inoltre ripristinati alcuni sensi di marcia, come l’uscita da via Roma verso via Lepanto e la discesa da via Cavour verso via Porcile, con uscita da via dei Pisani.

Una viabilità provvisoria in attesa del secondo lotto

L’attuale configurazione della strada è provvisoria, in attesa dell’apertura del secondo lotto dei lavori. “Sulla carta avremmo già dovuto concludere tutti i lavori, ma le tante sottovalutazioni fatte mi fanno temere di dare aspettative sbagliate. Non darò più tempistiche finché non avremo maggiore certezza”, ha ammesso Zedda.

Il secondo tratto si prospetta particolarmente complesso a causa dei ritrovamenti archeologici. “Nella zona della Rinascente ci sono le mura storiche che proteggevano il porto e correvano fino a via Regina Margherita. Sono ancora visibili all’interno dell’hotel Regina Margherita e in alcuni edifici lungo il Largo Carlo Felice. Abbiamo evidenze di ritrovamenti importanti, ed è un versante molto delicato”, ha spiegato il primo cittadino.

Una riqualificazione che divide

Non mancano le critiche al nuovo assetto della strada. “Le panchine storiche sono state eliminate e, nei luoghi storici, bisognerebbe preservare l’uso di materiali e di un disegno in sintonia con il centro. Ora via Roma ha perso il suo disegno storico, e piazza Matteotti, che era una sorta di orto botanico, è stata ripensata in chiave contemporanea. Inoltre, i marciapiedi sono stati ridotti e in alcuni punti non ci passano due persone affiancate”, ha osservato Zedda.

Sul tema dello spreco di risorse pubbliche, il sindaco ha risposto con diplomazia: “Non sta a me giudicare. Noi avevamo immaginato il ripristino della passeggiata centrale e il giardino, ma non abbiamo modificato nulla perché altrimenti ci avrebbero accusato di stravolgere il progetto. L’unica cosa che abbiamo chiesto alla ditta era di accelerare i lavori “.

La grande piazza del mare e il sottopasso di Boeri: progetti mai esistiti

Zedda ha poi smontato alcune aspettative alimentate in passato. “La grande piazza del mare non è mai esistita nei progetti. Dal palazzo dell’Enel a piazza Matteotti c’è la stessa profondità e lunghezza di piazza Tienanmen, ma lì ci passano 30 milioni di persone, mentre in tutta la Sardegna siamo un milione e mezzo. Bisogna anche saper gestire tutte queste persone e gli spazi. Inoltre le persone passeggiano e continueranno a passeggiare sotto i portici, a questo punto si poteva estendere questi”. Anche il sottopasso progettato dall’architetto Stefano Boeri è stato accantonato: “Non è finanziato, è bello immaginare soluzioni mirabolanti, ma non è mai stato studiato e non è indispensabile”.

Le prospettive per il futuro

Mentre si attende il completamento del secondo lotto, il sindaco spera che la riapertura del primo tratto porti benefici ai commercianti della zona: “Mi auguro che per loro ci sia una ripresa economica”. Tuttavia, avverte anche sui possibili rischi legati alla sicurezza: “I bambini che giocano nella piazza devono essere sotto controllo da parte dei genitori, non possono essere lasciati liberi, perché la viabilità è intensa e non è il punto migliore per un parco giochi”.

Infine, Zedda ha sottolineato l’importanza del progetto dell’Autorità portuale, che prevede la riqualificazione dell’ex stazione marittima. “I nuovi cantieri partiranno grazie al lavoro dell’Autorità Portuale, che ha affidato la sistemazione dell’ex stazione a Molinas, già gestori della marina di Porto Rotondo. Qui sarà realizzato un albergo, contribuendo alla valorizzazione dell’area”.

Per ora, quindi, Cagliari deve accontentarsi di una riapertura parziale e di un progetto che continua a sollevare dibattiti. I cittadini e le cittadine, come ha detto lo stesso Zedda, saranno i veri giudici di questa trasformazione.

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