L’ex palazzo comunale di Orgosolo, chiuso da decenni, torna ad accogliere la cittadinanza dopo una intensa ristrutturazione che lo propone in una nuova veste, ovvero come luogo di condivisione di attività ed esperienze. Si tratta di una struttura storica che nel periodo della rivolta di Pratobello o quando si discuteva del Parco nazionale del Gennargentu, poi mai realizzato, ha ospitato consigli comunali infuocati. Ma è anche quell’edificio sul quale campeggia il murales di Francesco del Casino, su cui sono impresse le parole che Emilio Lussu, nel 1969 durante la rivoluzione contro il poligono militare, inviò agli orgolesi tramite un telegramma: “Se fossi stato in condizioni di salute differenti sarai stato in mezzo a voi” scriveva il fondatore del Partito Sardo D’Azione.
L’edificio nel cuore di Corso Repubblica nel centro storico del paese, è distribuito su quattro piani: due piani seminterrati adibiti ad ufficio turistico a sala d’attesa e un bookshop; nei restanti piani sono stati allestiti una sala multifunzionale, un laboratorio, una sala formazione, uno spazio co-working e una sala convegni, con alcuni locali che rimarranno a disposizione delle associazioni locali. Il progetto denominato Miradas e finanziato con 1 milione e 600 mila euro del ministero della Cultura nell’ambito del Pnrr Bando borghi, vede come partner il Museo Egizio di Torino e l’Istituto europeo di design di Cagliari.
“Sono molto felice di restituire alla cittadinanza questa struttura che costituisce un’importante occasione per lo sviluppo di nuove attività e servizi legati alla promozione economica, sociale, turistica e culturale del nostro territorio – ha detto il sindaco Pasquale Mereu – Nel corso della realizzazione del progetto abbiamo coinvolto il pubblico e il privato. Siamo appoggiati infatti da partner di grande rilievo nazionale come il Museo Egizio di Torino, lo Ied e altri con l’obiettivo di offrire soluzioni di valore sociale e culturale per la comunità di Orgosolo”.