La vicenda è (purtroppo) nota. E non manca di risvolti tragicomici. Capita che oggi l’assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi, sfogliando Panorama, si imbatta nella pubblicità a tutta pagina di un noto formaggio. “Grana padano Dop, tutta un’altra storia“, si legge nell’inserzione del Consorzio del Grana padano.
“Mi ricorda qualcosa – deve aver pensato Crisponi -. Ma cosa? Ah, già: il nostro slogan: ‘Sardegna, tutta un’altra storia‘, quello che usiamo addirittura dal febbraio scorso”. Fulmini e saette in viale Trieste: penna intinta nel curaro e parte l’anatema (pdf). Durissimo. “Ha stupito non poco, la copiatura e riproposizione sicuramente non volontaria, di detto claim. Al fine di non generare confusione fra messaggi promozionali, si invita codesto Consorzio a voler ritirare detta campagna di promozione, frettolosamente pubblicizzata, senza neppure i minimi approfondimenti“.
Fin qui il Crisponi imbestialito, che poco dopo lascia spazio al Crisponi bonaccione. “Resta naturalmente intatta la simpatia per Voialtri e le Vostre produzioni, ma Vi invito comunque quale benevola punizione a degustare un buon pecorino sardo, meglio se accompagnato da un bicchiere di robusto Cannonau. In attesa di pronto riscontro…”.
Il problema è che il riscontro è arrivato (pdf). E suona più o meno così: “Gentilissimo assessore – scrive il direttore generale del Consorzio Stefano Berni – il nostro claim risale a luglio 2012″. Quindi, se lo scorrere del tempo non è un’opinione, un poco prima del febbraio scorso. Tradotto: è la Regione che, al massimo, avrebbe copiato il Consorzio.
Berni, che risponde divertito all’assessore Crisponi, non se la prende più di tanto, anzi. “Noi non siamo gelosi dei nostri claim – scrive il dg del Consorzio – e quando altri creativi li utilizzano per rappresentare oltretutto un territorio a noi così caro come la Sardegna, li lasciamo fare perché, secondo noi, le buone idee non devono avere esclusive. Se vi piace, potete continuare a usarlo”.
Il carteggio originale l’ha pubblicato il consigliere regionale del Psd’Az Paolo Maninchedda sul suo blog, Sardegna e libertà. E così commenta: “Berni dà una lezione di creatività e di stile al luminoso assessore e gli consente pure di continuare a copiare. Insomma, due schiaffi, una pappina e un bonario buffetto. La Sardegna ha fatto l’ennesima ridicola e brutta figura“.
In chiusura, da Stefano Berni arriva pure un consiglio al “caro assessore Crisponi”. “Valutate – scrive il dg del Consorzio – se sia giusto da parte vostra pagare chi usa claim di altri“.
Ma chi sono i creativi tirati in ballo da Berni e quanto ha speso la Regione per l’uso del claim incriminato e già ampiamente utilizzato? L’unico documento ufficiale che è stato possibile reperire (pdf), racconta che il 7 febbraio scorso l’assessorato al Turismo scrive alla J&Co. Gestioni e pubblicità srl perché “questo assessorato intende acquisire da codesta società lo slogan ‘Sardegna, tutta un’altra storia’”. Gli uffici dell’assessorato vogliono tappezzarci lo stand della Sardegna alla Bit di Milano. E infatti lo slogan “potrà essere utilizzato esclusivamente nella manifestazione fieristica Bit di Milano dal 14 al 17 febbraio 2013″. E quanto ci è costato questo originalissimo slogan? Poco meno di 1.200 euro. Per capirsi: 300 euro al giorno.
E pensare che il Consorzio del Grana padano ce lo regalava. Ahinoi: se solo l’assessore Crisponi non avesse puntato tutto su una campagna “frettolosamente pubblicizzata, senza neppure i minimi approfondimenti”…
Pablo Sole
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