Regione, i dipendenti contro il trasferimento nei palazzi di Zuncheddu

“In periodo di contenimento della spesa pubblica appare paradossale che l’Amministrazione Regionale dismetta un proprio immobile per fruirne di un altro, non funzionale, con l’aggravio di ulteriori e ingiustificati costi di locazione, mentre gran parte della popolazione sarda vive gravissimi disagi economici”. Gli immobili in questione si trovano a Cagliari, il primo è il palazzo dell’assessorato del Lavoro, in via via XXVII febbraio, di proprietà della Regione, il secondo appartiene all’imprenditore-editore Sergio Zuncheddu e si trova in via San Simone, nel complesso del centro commerciale di Santa Gilla. Per le casse pubbliche, il costo sfiora il milione di euro l’anno, malgrado i locali in questione siano vuoti da metà 2013. in quel periodo, infatti, la società in house SardegnaIt sgomberò gli uffici di via San Simone per trasferirsi in un altro immobile in via Santa Gilla, sempre di proprietà di Zuncheddu. nel frattempo, la Regione ha sempre onorato l’affitto dei locali che, a breve, dovrebbero essere appunto occupati dall’assessorato al Lavoro.  A denunciare la vicenda sono i 250 dipendenti dell’assessorato, che oggi hanno scritto una lettera al Presidente, alla Giunta, al Consiglio e ai dirigenti dell’amministrazione preoccupati per il futuro trasloco degli uffici proprio verso la struttura in affitto di San Simone.

Nei giorni scorsi infatti i dirigenti dei settori Affari Generali ed Enti Locali avevano sollecitato lo sgombero della sede di via XXVII febbraio, dietro la centralissima piazza Giovanni a Cagliari, per permettere lavori di manutenzione non più prorogabili: l’edificio avrebbe un impianto elettrico fuori norma ed altri problemi di sicurezza. Per accogliere i 250 dipendenti ci sarebbe subito disponibile il palazzo di via San Simone: il locali sono oggi vuoti e dunque pronti ad essere occupati.

E qui arrivano le perplessità dei dipendenti dell’assessorato. “Anziché programmare i lavori sull’impianto elettrico e le altre opere di manutenzione, ai piani alti della Regione si è deciso di chiudere tutto l’edificio e far muovere tutti verso uno stabile in affitto”, sostengono. Non solo: la nuova destinazione avrebbe problemi strutturali, logistici e di sicurezza: “I locali di via San Simone si trovano circoscritti nell’area di pertinenza dei supermercati Auchan, sono privi di aree parcheggio posto che quelli esistenti sono di proprietà del supermercato e in quanto tali a disposizione dei soli clienti, difficilmente raggiungibili per via pedonale, non serviti dai mezzi Ctm. Gli spazi interni appaiono inadeguati a ospitare le circa 250 persone che lavorano per l’Assessorato al lavoro, oltre che tali da determinare forti disagi sotto il profilo della sicurezza pubbblica a causa delle frequenti manifestazioni di disoccupati, cassintegrati, lavoratori in mobilità”.

I dipendenti regionali chiedono dunque a rivedere le posizioni “per certi versi incomprensibili da parte delle Direzioni Regionali di Affari Generali ed Enti Locali e agevolare la ricerca di soluzioni che consentano il ripristino delle criticità dell’attuale stabile dell’Assessorato del Lavoro in funzione del suo pieno utilizzo a favore dell’utenza e del tessuto economico e sociale che si è sviluppato intorno ad esso, che per un Assessorato denominato anche “della Sicurezza Sociale” ha sicuramente un rilievo prioritario”.

 

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