Regionali 2024, fra le priorità di Confindustria per il futuro della Sardegna: “Energia, trasporti e Legge urbanistica”

“Da una nuova legge urbanistica alla modernizzazione di agricoltura e agroindustria, senza dimenticare una organica politica di marketing turistico, la valorizzazione del potenziale ambientale e culturale, l’equilibrio e l’indipendenza energetica, fino al riavvio della politica industriale“. Queste alcune delle priorità per i prossimi cinque anni di governo della Sardegna, contenute in documento presentato oggi dagli imprenditori sardi durante una conferenza stampa che si è tenuta nella sede di Confindustria Sardegna a Cagliari. Gli industriali chiedono che “vi sia finalmente una vera partecipazione degli attori economici nell’intero quinquennio di legislatura”.

“L’esperienza delle ultime legislature regionali – sostiene Confindustria Sardegna – ha ampiamente dimostrato come risulti altrimenti notevole la distanza tra i proponimenti degli schieramenti vincitori della competizione elettorale, le aspettative comunque generate ed i risultati poi concretamente conseguiti”.

Priorità Fra le priorità in agenda, oltre quelle citate: anche infrastrutture e interconnessione. Ma soprattutto il riavvio di una moderna politica industriale che nel valorizzare e salvaguardare il patrimonio produttivo esistente, favorisca la crescita e l’attrazione di nuove attività ed iniziative. “L’industria negli ultimi decenni – si legge nel documento – è stata progressivamente rimossa dalle politiche di sviluppo e dal vocabolario politico e mediatico della Sardegna. Oggi ridotta all’8,7% del PIL Sardegna contro il 12,4% delle altre regioni del mezzogiorno e del 20% dell’Italia”.

Le proposte La prima proposta di Confindustria Sardegna per la legislatura 2024/2029 attiene al metodo: “Serve l’impegno ad un confronto vero, costante e strutturato, per tutti i prossimi cinque anni – sia sulla strategia complessiva della politica regionale che sulle tematiche specifiche e di comparto, tra il Governo regionale e la rappresentanza delle imprese. Almeno 4 incontri annuali per ciascun ambito tematico con il Presidente ed i diversi Assessorati”.

La visione “Occorre una visione che non venga ignorata o periodicamente rimessa in discussione, per non depauperare risorse economiche, umane e ambientali sempre più rare. La Sardegna ha un gravissimo problema di denatalità ed invecchiamento della propria popolazione, connesso alla dispersione ed emigrazione dei pochi giovani, allo spopolamento delle zone interne. L’autonomia e lo sviluppo della Sardegna passano attraverso un rapporto forte, negoziale, competente e leale con la governance europea e nazionale, priva di velleitarismi o subalternità, mediante una equilibrata lettura del processo di riforma complessiva del federalismo, con riferimento alla nuova interpretazione del regime di specialità della regione, alla declinazione del principio di insularità ed alla assegnazione, ripartizione e spesa delle risorse pubbliche che consentano un reale riequilibrio.

Le risorse disponibili per lo sviluppo della Sardegna nel quinquennio 2024/2029 tra fondi europei, nazionali e regionali (POR, FESR, FSE, JTF, Fondo Sviluppo e Coesione, PNRR, etc.), sono stimabili in oltre 10 miliardi di euro. Occorre – conclude Confindustria Sardegna – cogliere l’opportunità: “La rigenerazione sociale dipende dalla rigenerazione economica dell’isola, cioè dalla sua capacità di produrre reddito attraverso l’impresa ed il lavoro, piuttosto che avvilupparsi all’interno di estemporanee logiche assistenziali e redistributive altrimenti votate ad inaridirsi nel medio-breve periodo”.

L’industria è ritenuta “fondamentale per generare reddito e professionalità”. Per questo gli imprenditori chiedono di “riavviare una moderna politica industriale che, nel valorizzare e salvaguardare il patrimonio produttivo esistente, favorisca la crescita e l’attrazione di nuove attività ed iniziative”.

Per questo – scrivono nel documento – dobbiamo promuovere: la costituzione di una specifica Mission per l’Industria, il rilancio di una politica degli incentivi efficace e competitiva, una incisiva efficienza amministrativa, la razionalizzazione delle aree di insediamento produttivo, la salvaguardia della specialità e la positiva esperienza maturata in Sardegna dalla ZES, un affidabile rapporto pubblico/privato, l’investimento in competenze.

Il nodo energia Confindustria chiede risposte sulla metanizzazione dell’Isola, una partita da chiudere entro i primi mesi del 2026, aggiornando il Piano Energetico e Ambientale Regionale (PEARS), e dando priorità – fra le altre proposte – alle rinnovabili funzionali alle attività produttive.

I trasporti La continuità territoriale aerea e marittima, merci e passeggeri, interna ed esterna – con certezza e sostenibilità tariffarie – è la precondizione della sostenibilità e dello sviluppo. Il comparto- secondo Confindustria – richiede anche un Osservatorio statistico trasportistico per un adeguato monitoraggio ed una efficace programmazione e negoziazione/trattazione dei dossier. Per quanto attiene ai trasporti marittimi, necessaria la reintroduzione trisettimanale della Cagliari/Genova, per rispondere ad esigenze ambientali e di sicurezza.

Infine il turismo Certamente strategico – affermano gli imprenditori – assegnare una nuova centralità al Turismo nei programmi della Regione con obiettivi in termini di crescita del Pil del settore e di sinergia con altri rilevanti e correlati ambiti (patrimonio culturale, ambiente, artigianato, agricoltura). Fondamentale in tal senso la visione trasversale tra i diversi Assessorati con un massimo raccordo funzionale tra quelli dei Trasporti e del Turismo la cui correlazione è stata fino ad oggi assolutamente insufficiente. Tra i principali punti di attenzione: la realizzazione dell’Osservatorio del Turismo, il nuovo approccio sistemico al marketing, l’efficace comunicazione, la coerente programmazione e promozione degli eventi, la formazione mirata e qualificata per gli addetti del comparto.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share