Redentore, in migliaia a Nuoro per la grande festa dell’Isola

Entra nel vivo a Nuoro la grande Festa del Redentore, celebrazione religiosa che quest’anno raggiunge la sua edizione numero 117: era il 29 agosto 1901 quando sulla cima del monte Ortobene venne issata la grande statua in bronzo realizzata a Napoli dall’artista Vincenzo Ierace per volere di papa Leone XIII. Da allora la giornata è entrata nel cuore dei nuoresi e di tutta l’Isola come festa di colori, abiti e devozione, appuntamento imperdibile per fedeli e non solo che partecipano agli eventi di folklore e a quelli religiosi.

La Festa, organizzata dal Comune di Nuoro e inserita nel programma di Nuoro candidata a Capitale Italiana della Cultura 2020, è stata anticipata lo scorso 20 agosto dalla sfilata del Carnevale di Barbagia e dalla festa di musica e balli in piazza Satta. Oggi è la giornata dedicata agli appuntamenti legati alla tradizione: alle 10 da viale del Lavoro partirà la sfilata dei gruppi in abiti tradizionali della Sardegna, che percorrerà via La Marmora, corso Garibaldi, via Monsignor Bua e arriverà alla Cattedrale di Santa Maria della Neve. I 57 gruppi saranno seguiti dai Cavalieri provenienti da tutta la Sardegna con la rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, e alle 13 in cattedrale ci sarà la benedizione solenne del vescovo di Nuoro Monsignor Mosé Marcia. In serata allo stadio Frogheri l’appuntamento con il Festival regionale del Folklore. Rimandato, per motivi di sicurezza viste le misure antiterrorismo messe in piedi in tutta Italia in occasione dei grandi eventi, lo spettacolo delle pariglie a cavallo.

Martedì 29 agosto, invece, il momento della Festa più legato alla devozione: alle sei del mattino dalla cattedrale partirà il pellegrinaggio religioso che attraverso 13 stazioni raggiungerà il Monte Ortobene nel punto che accoglie dal 1901 la grande statua del Redentore: qui ci sarà una messa solenne accompagnata dai cori nuoresi. Il pellegrinaggio, il più antico atto di devozione dei nuoresi nei confronti del Redentore e che sancì la nascita della festa quando la statua appena realizzata a Napoli fu portata in cima al Monte, segue oggi un percorso diverso da quello usato fino agli anni Quaranta, quando non c’era ancora la strada attuale. Alle 12 partirà la processione attorno al parco. In serata, ancora nel Monte, ci sarà il concerto di musica e balli della tradizione sarda.

Francesca Mulas

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