Due ceppi di ancora in piombo di epoca romana del periodo tardo repubblicano (nella foto) sono stati recuperati dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e dai colleghi del Nucleo Subacquei della Compagnia CC di Cagliari nello specchio di mare antistante capo Sant’Elia a Cagliari. Il recupero è avvenuto qualche giorno fa. Nell’ultimo periodo i carabinieri dei Nuclei Tutela Patrimonio e Subachquei in collaborazione con funzionari e tecnici responsabili di archeologia subacquea della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, hanno effettuato una serie di servizi di controllo e monitoraggio delle aree marine protette e dei siti archeologici subacquei del sud Sardegna. “Il piano di controllo – spiegano dall’Arma – è stato predisposto al fine di prevenire e reprimere gli illeciti in danno del patrimonio paesaggistico costiero e delle bellezze naturalistiche ed archeologiche delle acque della Sardegna”. Durante questi controlli sono stati individuati a circa 40 metri di profondità i due ceppi di ancora in piombo della lunghezza di 135 centimetri. Risalgono all’epoca romana del periodo tardo repubblicano (I sec. a.C. – II sec. d.C.). I reperti sono attualmente in fase di studio da parte dei funzionari archeologi della Soprintendenza di Cagliari.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…