A meno di una settimana dalla conferma della condanna a 5 anni per bancarotta, la Corte d’Appello di Cagliari torna a pronunciarsi sull’indipendentista sardo Salvatore ‘Doddore’ Meloni, presidente del movimento Meris e noto per aver occupato l’isola di Mal di Ventre (Oristano) dove ha fondato la sua Repubblica indipendente. Oggi è stata confermata a suo carico anche la condanna a 4 anni inflitta dal Tribunale di Oristano per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Nonostante la Procura generale avesse chiesto l’annullamento della sentenza di primo grado, così come sollecitato nelle motivazioni d’appello dall’avvocato difensore Cristina Puddu, la Corte presieduta da Claudio Gatti ha ritenuto di dover confermare i 4 anni. In particolare, il legale di Meloni contestava il fatto che, nel primo processo, il giudice oristanese avesse leso i diritti della difesa per non aver concesso all’allora avvocato un breve rinvio per preparare la discussione. Di parere contrario la Corte d’Appello che ha confermato la condanna.
L’indipendentista, prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio, ha inutilmente rilasciato lunghe dichiarazioni spontanee in sardo, con un interprete che le traduceva in italiano al collegio, provando a spiegare la regolarità delle varie fatture contestate. Nonostante l’ennesima condanna, Doddore ribadisce: “Mi sento molto in forma e pronto a combattere sempre con più vigore e determinazione in questo appassionante duello con l’Italia, teso al raggiungimento della libertà in dommu nosta (a casa nostra, ndr)”.