Razzismo nel calcio: il nigeriano della Nuorese accusa un giocatore del Taloro

Il razzismo si sposta sui campi di calcio, anche in Sardegna, di nuovo. L’ultimo episodio è successo domenica, durante il derby barbaricino di Eccellenza tra la Nuorese e il Taloro Gavoi, prima partita di Coppa Italia. Nel mirino Peter Nnamani, il nigeriano della squadra di casa.

Così, almeno, ha raccontato a L’Unione Sarda lo stesso atleta africano, sebbene in campo nessuno abbia sentito nulla. Fatto sta che Nnamani accusa Giuseppe Silvetti, numero 5 del Taloro Gavoi, di averlo apostrofato con un “negro di merda“. Così racconta lo stesso calciatore africano che amaramente sottolinea: “Purtroppo non è la prima volta che succede”.

Il nigeriano, a quel punto, ha riferito l’episodio all’arbitro, il quale ha spiegato di non aver sentito, quindi non ha potuto prendere alcun provvedimento contro Silvetti che, dal canto suo, nega di essersi rivolto in quel modo verso Nnamani.

Le versioni dei due ragazzi concordano su un solo punto: “Quando si sarebbe consumato l’insulto razzisti, vicino ai due calciatori non c’erano nessuno”. Dal Taloro, tuttavia, prende posizione il presidente Salvatore Buttu che difende il suo giocatore: “L’unica cosa che ho visto durante la partita, è che Nnamani inseguiva Silvetti in maniera vergognosa e lo voleva provocare”.

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